Chi sono i tennisti italiani nella top 50 della classifica Atp:Musetti, Arnaldi, Darderi e Sonego con l'esempio di Sinner

diGaia Piccardi 

La crescita di  Jannik Sinner spinge tutto il gruppo azzurro, l'impresa di Arnaldi contro Rublev al Roland Garros: «Mi sono ispirato alla Coppa Davis»

Nouvelle vague, dicono a Parigi. L’onda nuova del tennis italiano prenota l’Olimpiade (i primi quattro azzurri del ranking staccano il biglietto, cioé Sinner, Musetti, Arnaldi e Darderi salvo improbabili indicazioni diverse del c.t. Volandri, che conferma che il figlio d’arte con il doppio passaporto è eleggibile per i Giochi parigini) e prova a prendersi il Roland Garros terra di nessuno, che offre a Lorenzo Musetti il gesto più patriottico dopo l’Inno imparato a memoria: battere il campione in carica Novak Djokovic al terzo turno e blindare il sorpasso di Sinner in vetta alla classifica mondiale. «Jannik ha il suo percorso segnato — dice il compagno di Davis —, non ha bisogno di contare su di me, ma se posso dargli una mano, ci sono».

Cinque italiani al terzo turno di Parigi (ci sono anche Paolini e Cocciaretto), due già negli ottavi (Sinner, Arnaldi), giustificano un ranking sempre più tricolore: 5 nei top 50, 9 nei top 100, con la sensazione che il meglio debba ancora arrivare. Crescono i giovani: Flavio Cobolli crolla sul traguardo di una sontuosa partita con il n.13 Holger Rune però si garantisce il numero 50 del ranking (in compenso scenderà al n.57 Lorenzo Sonego, che con i suoi 29 anni sembra già un veterano) da lunedì 10 giugno, la data che potrebbe consegnare a Sinner la vetta della classifica mondiale, prima volta di un tennista italiano. Storico. 

Jannik mantiene intatte le sue chance di sorpasso a Djokovic offrendo una sola palla break al russo Pavel Kotov, cui mamma Liliya cucina manicaretti (linea non proprio impeccabile del ragazzo di Mosca) e rifà il grip dell’impugnatura della racchetta in tribuna (il video ha fatto il giro del web), 30 set vinti e appena 3 persi a livello Slam quest’anno dal barone rosso, nessuno al Roland Garros, anche ieri sul centrale con il tetto chiuso (nel box di Jannik anche Anna Kalinskaya ormai libera da impegni in singolare) un buon test per l’anca sotto osservazione: le scivolate in open stance (la posizione frontale rispetto alla rete, una delle caratteristiche del gioco dell’altoatesino) hanno dato buone indicazioni a Sinner. 

Come tennis non mi lamento, fisicamente invece vorrei migliorare un paio di aspetti — ha spiegato alla fine del match con Kotov, affrontato con le maniche lunghe per il freddo —, nel giorno off cercherò di riposare il più possibile». Arnaldi ricorda il trionfo in Davis («Mi ha dato energia: ho visto i compagni vincere e mi ha fatto venire voglia di imitarli»), minimo comun denominatore di questo momento d’oro, scherza sul cibo («Il segreto sono la pasta e la pizza»), esalta la generazione a cui appartiene («Abbiamo età simili, anche con le ragazze, ci conosciamo da quando avevamo 12-13 anni: siamo una famiglia allargata»). Matteo ieri ha mandato ai matti il n.6 Andrei Rublev: cercasi urgentemente bravo analista. 

1 giugno 2024 ( modifica il 1 giugno 2024 | 07:38)

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