Fentanyl, i rimedi estremi degli Stati Uniti contro quella strage «made in Cina»

Spacciare Fentanyl equivale a commettere un assassinio, chi vende questa droga sintetica � perseguibile per omicidio. La svolta � tanto pi� clamorosa in quanto viene dalla California, uno Stato Usa noto per la sua antica tolleranza verso le droghe. Il vicino Oregon fa autocritica e marcia indietro sulla depenalizzazione. La strage del Fentanyl spinge verso rimedi estremi. Diverse procure californiane stanno adottando questa nuova regola nell’azione penale: l’accusa di omicidio per chi viene scoperto a trafficare l’oppioide sintetico.

Dietro la svolta penale in atto sulla West Coast ci sono cifre angoscianti: in media il Fentanyl e altri oppioidi sintetici stanno uccidendo 75.000 americani all’anno. Il Fentanyl sembra avere sostituito in buona parte quegli oppioidi “pain-killer” (potenti farmaci analgesici) che un decennio fa erano al centro di un’altra ondata di tossicodipendenze: allora al centro dell’attenzione c’era l’Oxycontin e la facilit� con cui troppi medici americani lo prescrivevano ai pazienti. Le ricette facili da allora sono diminuite, ma le gang del narcotraffico hanno trovato un prodotto sostitutivo. Fra le attrattive del Fentanyl c’� il prezzo molto basso: una dose pu� costare meno di un dollaro, �ed � sufficiente a uccidere� come recita un drammatico avvertimento della Drug Enforcement Agency (la Dea � polizia federale anti-stupefacenti).

Per molti anni il Fentanyl � arrivato in America direttamente dalla Cina ed � diventato un fattore di tensione tra i leader delle due superpotenze, prima durante l’Amministrazione Trump e ora con Biden. A pi� riprese il governo di Washington ha messo la questione all’ordine del giorno nei vertici bilaterali. E ogni volta Xi Jinping ha preso impegni solenni. L’unico risultato per adesso � stato quello di “triangolare” le vendite: ora la Cina produce i componenti chimici essenziali per sintetizzare il Fentanyl, li esporta in Messico, dove le organizzazioni dei narcos provvedono alla cosiddetta “cottura” dei componenti e alla distribuzione finale della droga sul mercato Usa.

A Nord della frontiera l’ecatombe da Fentanyl sta provocando ogni sorta di cambiamenti. La repressione non � l’unica delle politiche adottate dalle autorit� Usa. A dispetto dei luoghi comuni, in realt� gli Stati Uniti ormai spendono di pi� per le cure e l’assistenza ai tossicodipendenti, che per la repressione del traffico di droghe. Colpire il business dei narcos rimane un obiettivo importante e avr� spazio in campagna elettorale: i repubblicani propongono l’invio di militari nelle zone del Messico dove i narcos hanno le loro centrali (l’elettorato di destra, e non solo quello, ritiene che qui siano in pericolo gli interessi vitali della nazione, molto pi� che in Ucraina). Anche a sinistra sono in atto dei ripensamenti.

La svolta di alcune procure californiane, in rottura con un passato di lassismo sulle droghe, � solo uno dei segnali di cambiamento. Perfino pi� clamorosa � la retromarcia dell’Oregon, Stato confinante con la California che spesso si vanta di essere �ancora pi� a sinistra� del suo vicino meridionale. Nel 2020 l’ala radicale del partito democratico che domina la politica locale decise di depenalizzare il possesso di tutte le droghe incluse le pi� pesanti: Fentanyl, eroina, metamfetamina. L’esperimento si � rivelato catastrofico e di recente la maggiore citt� dell’Oregon, Portland, ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza per fronteggiare l’abuso di Fentanyl. Ora l’assemblea legislativa dell’Oregon ha deciso di cancellare la depenalizzazione adottata quattro anni fa. � l’ammissione di una disfatta, nel cuore di quella West Coast che vide germogliare una cultura “progressista” che esaltava le droghe nel movimento hippy degli anni Sessanta.

I ripensamenti in atto sembrano portare acqua al mulino di Xi Jinping. I vertici del partito comunista cinese – come altri regimi autoritari – spesso sottolineano che a casa loro la tossicodipendenza � molto meno diffusa grazie a una “tolleranza zero” a tutti i livelli, incluso il consumo in piccole dosi di droghe leggere.

15 marzo 2024, 17:32 - modifica il 15 marzo 2024 | 17:32

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