Nba playoff, Gallinari: i Milwaukee Bucks eliminati. Lui tornerà all'Olimpia Milano?

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diFlavio Vanetti 

Sfuma ancora il sogno di Gallinari di vincere il titolo Nba, ha pesato l'infortunio di Antetokounmpo: passano gli Indiana Pacers. E adesso valuta il futuro

Indiana Pacers' Pascal Siakam fouls Milwaukee Bucks' Danilo Gallinari during the first half of Game 5 of the NBA playoff basketball series Tuesday, April 30, 2024, in Milwaukee. (AP Photo/Morry Gash)

Danilo Gallinari in azione con i Bucks (LaPresse)

A casa anche stavolta prima del previsto, senza nemmeno vedere di striscio la Grande Meta (il titolo Nba) che aveva sperato di mettere finalmente nell’orizzonte del possibile. Niente da fare pure stavolta, per Danilo Gallinari: i suoi Milwaukee Bucks sono stati travolti a Indianapolis dagli Indiana Pacers (120-98) e la serie del primo turno della Conference Est si è chiusa ingloriosamente sul 4-2. Troppi acciacchi per i Bucks: Giannis Antetokounmpo, il faro di Milwaukee, s’è infortunato qualche settimana fa, non ha recuperato e in questi brevi playoff non è mai stato utilizzabile; quindi ci sono stati altri acciaccati, a cominciare da quel Damian Lillard, giunto in Wisconsin la scorsa estate da Portland (voluto dal fuoriclasse greco) e mai pienamente inserito, al punto che i tifosi dei Bucks si domandano se sia stato sensato privarsi di Jrue Holiday per consegnarsi a un giocatore troppo discontinuo. La risposta molto probabile è che no, non è stato sensato. Ma ormai il danno è fatto, così come non ha avuto alcun effetto licenziare a gennaio l’allenatore Adrian Griffin, accusato di curare poco la difesa ma pur sempre, in quel momento, artefice di un bilancio, dato che i Bucks erano secondi a Est con 30 vittorie e 13 sconfitte: l’avvento di coach Doc Rivers non ha migliorato la situazione, semmai l’ha peggiorata

Sembrava la volta buona dopo la sfortunata avventura ai Celtics

Così, tra scelte sbagliate della dirigenza e colpi di sfortuna biblici, si è consumata l’ennesima incompiuta di Danilo: nemmeno la nona squadra dell’esperienza tra i professionisti gli ha portato fortuna. Pareva la volta buona, è andata invece male. La sua stagione è stata a dir poco turbolenta. Inizio a Washington, dove era approdato al termine dell’anno da infortunato a Boston, proseguimento a Detroit dopo ventisei partite. Ma a metà febbraio, nuovo cambiamento: sei presenze appena con i Pistons e trasferimento, appunto, ai Milwaukee Bucks. La squadra che fu campione nel 2021 rappresentava, nell’idea di Danilo Gallinari, forse l’ultima occasione per far parte di un gruppo in grado di vincere il titolo Nba. Anzi, la miglior opzione dopo la vicenda kafkiana con i Boston Celtics: a causa dell’infortunio rimediato con la Nazionale nell’agosto 2022, il Gallo non aveva mai visto il campo. Per lui solo un duro lavoro dietro le quinte per recuperare e, magari, avere una chance nella finalissima. Tutto vano: al di là della difficoltà del suo tentativo, a buggerarlo hanno provveduto gli stessi Celtics, eliminati da Miami per 4-3 nella finale della Eastern Conference dopo essere crollati in casa in gara 7.

Il Gallo a una svolta 

Adesso per Gallinari si apre un delicato momento di decisione. Nella partita dell’eliminazione ha giocato appena 4 minuti. Nelle due precedenti gare aveva trovato più spazio, ma dopo la vittoria in gara 5, dove era stato in campo per 20’, segnando 4 punti e catturando 6 rimbalzi, aveva spiegato ai giornalisti la difficoltà della sua situazione: «È qualcosa che non ho mai sperimentato prima: sono sempre stato un giocatore che registra circa 30 minuti a incontro, anche quando ero ad Atlanta e uscivo dalla panchina. Ho dovuto però adattarmi e imparare: ci vuole molta forza mentale, tanto quanto il lavoro fisico. Devi allenarti come se dovessi affrontare utilizzi più lunghi, ma devi essere mentalmente preparato a entrare in campo ogni volta che l’allenatore ti chiama». Avrà ancora voglia di continuare così, ammesso che Milwaukee – dove ha avuto 9,1 minuti di media a partita in 17 sfide della stagione regolare: il dato più basso da quando è nella Nba – continui a vederlo nei suoi piani?

Il futuro possibile a Milano

Con i Bucks l’accordo è da appena un milione di dollari fino al termine della stagione, epilogo appena andato in scena. Ci sarà una rinegoziazione? Sembra improbabile. Ed è evidente che Milwaukee dopo questa scoppola dovrà ripensare la sua strategia, se l’obiettivo è di tornare ad essere squadra competitiva al massimo livello. Altra domanda: il Gallo sarà sempre dell’idea, come raccontava a ottobre al Corriere della Sera, di inseguire quel benedetto titolo finché gli sarà possibile? O invece preferirà considerare il ritorno a Milano? Aveva detto: «L'idea dell'anello? C'è sempre. È l'Obiettivo, con la "O" maiuscola. Spero, prima o poi, di avere l'occasione giusta». Milwaukee pareva potergliela offrire… Ma nella stessa intervista aveva fatto sognare i tifosi dell'Olimpia: "«Il ritiro dipenderà dal fisico, più che dalla testa. La testa però dice di chiudere a Milano. Vincendo».

Ora c'è la Nazionale

Potrebbe accadere la prossima stagione? Ci sono le condizioni, a meno che in estate non si presenti nella Nba una nuova opportunità di spessore. Prima, però, ci sarà la Nazionale. «Danilo deve pensare al finale di stagione con i Bucks. Poi ci riaggiorneremo e si capirà che cosa fare. Adesso, giustamente, ognuno è concentrato sul proprio club. Ci sarà tempo e modo per pensare alla Nazionale», aveva detto in aprile il Capo Delegazione dell’Italbasket, Gigi Datome. Ora questo momento, poche settimane fa appena delineato, sta arrivando. La prima occasione? Vedere il Gallo nei 12 di Pozzecco a San Juan, in Porto Rico, per il Preolimpico. In un’Italia che ha già perso pezzi importanti (Procida e Spagnolo), che rischia la gravissima assenza di Fontecchio e che potrebbe non avere nemmeno Severini, un uomo esperto, di talento e «affamato” »farebbe molto comodo. Danilo, poi, dalle esperienze azzurre ha avuto poche gioie: merita una ricompensa dalla sorte.

3 maggio 2024 ( modifica il 3 maggio 2024 | 15:37)

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