Meloni per la prima volta in Libano, la missione per “evitare il peggioramento della situazione lungo il confine con Israele”
La prima visita di Giorgia Meloni in Libano arriva nel momento più caldo della crisi mediorientale, con il rischio incombente di un allargamento e le imprevedibili conseguenze sull’intera area. Oggi la premier sarà a Beirut per una cena blindatissima con il primo ministro Najib Mikati, che ha sentito spesso nelle ultime settimane, dopo un incontro a margine della Cop 28 di Dubai.
Mikati era già stato a Roma nel marzo del 2023. Tempi diversi. Il focus del vertice, stasera nel palazzo presidenziale, sarà il tentativo di evitare un’escalation di tensione sul confine fra Israele e Libano. Meloni “porterà la concreta vicinanza italiana al Libano, Nazione con cui – si sottolinea a Palazzo Chigi - Roma intrattiene storicamente rapporti solidi”.
Fonti governative parlano di un’occasione, da parte della premier, “per raccogliere le valutazioni dell'interlocutore sulla situazione libanese e regionale”. Ed è soprattutto intento della premier “portare un messaggio chiaro sulla necessità di evitare ogni pericolo di peggioramento della situazione lungo il confine con Israele". L’Italia conta oggi nel Sud del Libano uno dei contingenti più numerosi, impegnati in una missione volta a garantire la pace nell’area.
Sono oltre un migliaio i militari dispiegati nel territorio per l’Unifil, la forza di interposizione creata negli anni ’70 con lo scopo di ridurre il rischio di conflitti e mitigare i rapporti fra Libano e Israele: una missione ancora oggi finanziata dall’Onu. La presidente del Consiglio visiterà domani per gli auguri pasquali i contingenti militari italiani, non solo quelli operanti dell’Unifil ma anche quelli che operano in ambito bilaterale (Mibil) e si spingerà fino a Shama, al confine Sud del Libano, dove è forte la pressione dei guerriglieri di Hezbollah.
Ma nel bilaterale con il primo ministro Bikati si parlerà anche di questioni migratorie e della cooperazione in campo economico ed energetico. Obiettivo: coordinare le politiche contro le migrazioni irregolari e il traffico di esseri umani: il Libano è uno dei Paesi afflitti dall’emergenza rifugiati. L’ultimo inquilino di Palazzo Chigi in visita in Libano era stato Giuseppe Conte, nel 2020, giunto a Beirut un mese dopo la tragica esplosione nel porto della Capitale.