La direttiva Annibale. L’ordine che i generali non hanno mai neppure sussurrato in pubblico viene adesso urlato nei cortei come accusa contro il governo. Perch� i famigliari degli ostaggi ancora tenuti a Gaza capiscono ormai che l’obiettivo di sradicare Hamas � in contrasto con la liberazione del centinaio di prigionieri .
Netanyahu sotto assedio: ora tutti vogliono le sue dimissioni
Le proteste dei famigliari degli ostaggi ancora in mano ad Hamas (un centinaio). Decine di migliaia di persone in strada a Tel Aviv. Guterres: i 25 mila civili morti sono un dato �straziante e inaccettabile�

Cos� Noam Dam — zia di due ragazzini rilasciati alla fine di novembre, mentre il padre resta nei cunicoli della Striscia — va in televisione a dire che il primo ministro, il ministro della Difesa, tutto il consiglio di guerra stanno applicando �sulla mia famiglia, sui cittadini sequestrati questa dottrina�, l’ordine che gli ufficiali non vorrebbero mai dare, sparare sul commando che ha rapito un soldato a costo della vita dell’ostaggio. Cos� Eli Elbag si � piazzato assieme ad altre decine di parenti con la tenda davanti alla villa dei Netanyahu sulla costa a Cesarea e promette di non andarsene: �L’unico lascito di Bibi saranno lapidi con il suo nome come causa della morte�, dice al quotidiano Haaretz. �Non voglio bloccare la tangenziale attorno a Tel Aviv, voglio fermare il passaggio qui. Non se ne pu� andare fino a quando i nostri figli non potranno andarsene da Gaza�.
A bloccare le strade della metropoli sul Mediterraneo ci sono riuscite decine migliaia di persone in strada a sostenere un’intesa per il rilascio degli ostaggi, ammesso che i capi di Hamas tornino a negoziare, e per la prima volta � tornata la richiesta di dimissioni rivolta al premier pi� longevo della Storia del Paese. Gli organizzatori del movimento di protesta che per dieci mesi si � opposto al piano giustizia anti-democratico del governo lo avevano annunciato: dopo i massacri del 7 ottobre commessi dai terroristi fondamentalisti avevano trasformato il coordinamento dei gruppi in una macchina per gli aiuti e il volontariato. Fino a gennaio, avevano spiegato. A quel punto ricomincer� — ed � ricominciata — la pressione su Netanyahu. Che ripete �niente elezioni, c’� una guerra in corso e durer� fino al 2025�.
Di tornare al voto chiede Gadi Eisenkot, l’ex capo di Stato Maggiore che assieme a Benny Gantz ha lasciato l’opposizione per entrare nel gabinetto ristretto. Lo scrive Ehud Barak, l’ex premier laburista, in un editoriale su Haaretz: �Gadi e Benny pretendano di fissare una data, giugno al massimo. Se Netanyahu li caccia dalla coalizione temporanea, le proteste saranno immense�. Lo ripete Yair Lapid che all’opposizione � rimasto: �Deve andarsene, la gente ha perso la fiducia�.
Il partito di Gantz straccia il Likud nei sondaggi e la sinistra in perdita costante di consensi spera di trovare un leader nell’ex generale Yair Golan, considerato uno degli eroi del 7 ottobre: alle prime notizie dell’invasione, si � rimesso la divisa, ha preso l’auto ed � sceso a sud per combattere.
Lo slogan �tutti a casa, adesso� si incrocia con �elezioni, adesso�. I giornali americani rivelano che gli alti ufficiali ammettono un ritardo nelle operazioni rispetto ai piani e l’intelligence statunitense calcola — rivela il Wall Street Journal — che le truppe abbiano ucciso il 20-30 per cento delle forze paramilitari di Hamas, un numero lontano dai proclami di Netanyahu sulla distruzione definitiva dell’organizzazione. I palestinesi ammazzati in totale hanno superato i 25 mila, �� straziante e inaccettabile� dichiara Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite.
Netanyahu tira dritto. �Rifiuto — ribadisce in un video trasmesso via social media — le richieste dei mostri di Hamas poste per la liberazione degli ostaggi. Vogliono la fine della guerra e il ritiro dell’esercito da Gaza. Sarebbe una resa, solo la completa vittoria permetter� il ritorno dei rapiti. � stata la mia resistenza ad aver impedito per anni la nascita di uno Stato palestinese, finch� sar� primo ministro non potr� succedere. Ho detto al presidente Joe Biden che il controllo della sicurezza a ovest del Giordano deve restare a Israele�.
I proclami del premier arrivano mentre gli americani, gli egiziani e il Qatar si stanno muovendo per tentare un accordo, un piano che parte del cessate il fuoco con la liberazione di tutti i rapiti civili e arriverebbe in 90 giorni a una tregua permanente.
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21 gennaio 2024 (modifica il 21 gennaio 2024 | 21:22)
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