Gaza, le foto satellitari mostrano la tendopoli dei disperati

di Davide Frattini

Dopo l’invasione, ogni vuoto nel Sud della Striscia si � riempito dei miseri rifugi dei profughi. A Rafah � ammassato l’85% degli oltre 2 milioni di abitanti della Striscia

Gaza, le foto satellitari mostrano la tendopoli dei disperati

La tendopoli al confine con l’Egitto (Epa)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME —
Le tende — o quel poco di riparo che i rifugiati sono riusciti a tirar su — occupano ormai gran parte dello spazio che prima era campi, sabbia del deserto, si infilano tra i palazzi e ne diventano i piani terra improvvisati nel piano sregolatore della guerra che avanza.

A Rafah, verso il confine con l’Egitto, � ormai ammassato l’85 per cento degli oltre 2 milioni di abitanti della Striscia di Gaza: sono sfollati interni, come li definisce la burocrazia umanitaria, vuol dire che hai perso la casa a casa tua. Quelle in cui cercano riparo adesso sono trapunte e coperte ammucchiate a costruire una capanna, il filo di nylon � merce preziosa, permette di legare i teloni ai pali. A migliaia sono arrivati in quello che era un campo di addestramento per i paramilitari di Hamas, restano le rovine dopo i bombardamenti israeliani e ancora in piedi le barriere in blocchi di cemento erette dai fondamentalisti: servono per avere almeno un muro, quando di sicuro manca il tetto.

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� evidente il proliferare di tende e ripari: si nota (curva) la strada costruita dagli israeliani che portava al gruppo di colonie di Gush Katif

Il quotidiano israeliano Haaretz ha messo a confronto le foto satellitari scattate dalla societ� Planet Labs: le prime del 15 ottobre, quando il conflitto era gi� cominciato ma mancavano una decina gi giorni all’offensiva di terra delle truppe, le ultime immagini riprese alla met� di gennaio.

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La zona ovest di Rafah, verso il mare, vicino al confine con l’Egitto

Nell’avanzata da nord l’esercito ha ordinato alla popolazione di spostarsi verso sud, verso zone considerate pi� sicure. Cos� ormai la maggior parte dei palestinesi preme sulla barriera con l’Egitto, sui cancelli del passaggio di confine che restano chiusi. Il sovraffollamento, il sistema sanitario e fognario saltati stanno causando la diffusione di malattie legate all’uso di acqua ormai infettata, soprattutto l’epatite A dalle scorse settimane.

Ogni giorno i convogli con gli aiuti entrano anche dalla frontiera con Israele attraverso il valico di Kerem Shalom, attaccato durante l’invasione perpetrata da Hamas il 7 ottobre. Non � abbastanza, avvertono le Nazioni Unite, c’� il rischio di carestia e con la fame c’� il rischio del caos: un video mostra centinaia di palestinesi che assaltano i camion con le razioni alimentari. Joe Biden, il presidente americano, ha ottenuto dal premier Benjamin Netanyahu l’ingresso di farina scaricata al porto israeliano di Ahsdod per preparare il pane nei pochi forni ancora funzionanti.


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20 gennaio 2024 (modifica il 20 gennaio 2024 | 21:50)

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