Ursula von der Leyen,messaggi a sinistra. Attesa per la scelta dei Conservatori

diFrancesca Basso

Martedì l’incontro con il gruppo di Giorgia Meloni. Bardella «offre» i voti dei Patrioti a Roberta Metsola

DALLA NOSTRA INVIATA
STRASBURGO La strategia della presidente designata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per allargare il suo bacino di voti oltre la maggioranza che la sostiene — formata da Popolari, Socialisti e Liberali — e assicurarsi la riconferma da parte della plenaria del Parlamento è chiara: fare appello ai valori comuni contro l’estrema destra che vuole la sua testa. Questo è il messaggio con cui ha concluso il suo intervento ieri pomeriggio a Strasburgo davanti ai 46 deputati del gruppo della Sinistra, durato quasi un’ora e mezza. Già prima dell’incontro la Sinistra aveva annunciato il «no». 

«So che ci sono differenze fra di noi — ha detto la presidente, secondo la ricostruzione di una fonte della Sinistra —. Ma ho visto quello che ha fatto Orbán: è andato a Kiev, Mosca e la risposta è il bombardamento dell’ospedale dei bambini. Questa non è una vera missione di pace. Abbiamo due nuovi gruppi al Parlamento (i Patrioti per l’Europa e L’Europa delle nazioni sovrane, ndr). Per quanto noi su tante questioni non abbiamo la stessa visione, io sono per un’Europa forte, voi siete pro europei, pro Ucraina, pro Stato di diritto: su questo dobbiamo lavorare insieme». E alla domanda dell’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Gaetano Pedullà, ha ribadito che «non ci sarà nessuna collaborazione strutturale con l’Ecr». 

Del resto von der Leyen non ha scelta: Socialisti, Liberali e anche i Verdi fin da prima delle Europee hanno posto come condizione per sostenerla che non vi fosse alcuna alleanza «strutturale» con i Conservatori e riformisti. La presidente designata incontrerà l’Ecr, di cui fa parte Fratelli d’Italia, questa mattina alle 9, prima dell’inizio della plenaria. Le delegazioni polacca, francese e romena hanno già detto che non voteranno per lei. La delegazione italiana è invece in attesa della decisione della premier Meloni, ma i cechi del partito del premier Fiala così come i nazionalisti fiamminghi della N-VA dovrebbero sostenerla. Alla presidente giovedì serviranno per il bis 361 voti su 720 deputati. La maggioranza che la sostiene ne conta 401 ma il voto è segreto e dunque c’è l’incognita dei franchi tiratori, che pesano per il 10-15%.

Von der Leyen non incontrerà i Patrioti, nati dalle ceneri di Identità e democrazia, in cui siedono il Rassemblement national, la Lega e Fidesz di Orbán, nei confronti dei quali il presidente del Ppe Weber ha spiegato che proporrà l’applicazione del «cordone sanitario». Martedì mattina la plenaria eleggerà Roberta Metsola del Ppe alla guida dell’emiciclo per i prossimi 2 anni e mezzo: l’aspettativa è di un’ampio consenso sia per la popolarità personale sia per l’accordo con S&D e Renew. Il presidente dei Patrioti Bardella del Rn ha sentito Metsola, riferiscono fonti del gruppo, offrendole il sostegno in cambio dell’impegno a rompere il «cordone sanitario» e a far rispettare la ripartizione dei posti secondo il metodo d’Hondt che darebbe loro diritto a due vicepresidenti (il gruppo ha candidato un esponente della delegazione ceca e l’ex direttore di Frontex Fabrice Leggeri).

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15 luglio 2024

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