Jannik Sinner: «A Montecarlo con il mio migliore amico, mamma se telefono tanto non risponde. Io troppo buono? No normale»

� rilassato (�La pressione mi piace, ma amo anche condurre una vita semplice: per me � importante�), contento perch� ha appena avuto i biglietti per il babbo (come lo chiama lui), curioso: �Lo swing americano sul veloce � andato molto bene, adesso voglio proprio vedere come reagisco sulla terra�.

Jannik n.2 del ranking somiglia al Sinner che ancora non tallonava Djokovic da vicino: piantato al centro del suo mondo, mentre tutto intorno Montecarlo impazzisce per il fuoriclasse italiano, la parola che pronuncia pi� spesso, e con maggior partecipazione, � �normalit�. Normalit� della famiglia in arrivo, del mestiere che ha scelto, del sorpasso all’orizzonte. Un futuro re del tennis normale, se mai sar� possibile.

Jannik, tra Indian Wells e Miami � passata una narrazione buonista da libro Cuore: l’ombrello tenuto alla raccattapalle, l’acqua alla spettatrice, la partita a pallone con il bambino. Manca solo che parli agli uccellini. Le piace questa immagine di s� o si sta un po’ esagerando?
�Ecco, forse si � andati un po’ oltre. A me � sembrato di fare cose normali: vedi uno che non sta bene, lo aiuti; incontri un bambino, c’� una palla, fai due tiri. Non sto nemmeno a pensarci. � il mio modo di vivere. In campo sono serio, faccio i miei rituali, ma dopo il match mi piace scherzare. Io sono cos�, sono sempre stato cos�: la differenza � che adesso ho pi� telecamere addosso, pi� attenzione. E tutto viene amplificato. Ma non esageriamo, dai...�.

Ma un difetto ce l’ha?
�Ho gli stessi difetti di qualsiasi altro ragazzo della mia et�. Tipo che non lavo i piatti quando finisco di mangiare, li lascio l� e me ne occupo due giorni dopo�.

Ma non � un gran difetto.
�Mi arrabbio anch’io, come � giusto che sia. Per� nella vita vanno capiti i momenti: c’� un tempo per scherzare, uno per incavolarsi, uno per essere seri. Il mio difetto nel tennis, per esempio, � che a volte ho troppa fretta: voglio imparare tutto subito. Ma ho anche capito che, se mi metto fretta, perdo chiarezza nella mente e quella situazione, invece di aiutarmi, mi frega�.

Djokovic, quasi rassegnato al sorpasso al vertice, dice che il grande cambiamento di Sinner rispetto all’anno scorso � che oggi i match importanti li vince lei.
�S� per� non posso vincere tutto: � impossibile. Chi l’ha detto che ora non perdo pi�? A Indian Wells � successo. Di certo ho imparato dagli errori e dall’esperienza, negli ultimi mesi si � visto. � stata una crescita progressiva, mancava l’ultimo passo, che sul veloce � arrivato. Adesso comincia la terra, cambia tutto: mi aspettano mesi difficili, ma anche interessanti�.

Un anno fa, qui a Montecarlo, ci raccontava la novit� di pap� Hanspeter pi� presente come cuoco, per recuperare il tempo perduto. Vorrebbe pi� spesso ai tornei anche suo fratello Mark?
�Non cambier� niente: la mia mamma continua a non guardare le partite perch� si agita, e se la chiamo spesso non risponde perch� ha da fare. Mio fratello lavora, quindi non pu� seguirmi. A Indian Wells ho invitato il mio migliore amico: mi ha fatto piacere che sia venuto perch� ha potuto vedere come funzionano il mio mondo e la mia vita. Ha visto che, vinco o perdo, sono sempre lo stesso Jannik che ha conosciuto a scuola. Ci tengo a tenere le persone a cui voglio tanto bene vicino a me. Vincere ha un peso, ma la cosa pi� importante sono gli affetti. Quando ero piccolo e i miei rientravano da una giornata di duro lavoro, comunque sorridevano�.

Quattro chili di muscoli in pi� dell’anno scorso: quanto crescer� fisicamente nel 2024?
�Oddio io con i numeri sono negato, per� sono cresciuto in altezza: 1,92/1,93, non pi� l’1,88 che riporta il sito dell’Atp. Non esagero con i pesi, farne troppi � rischioso. Oltre che fisica, la mia crescita � tattica: adesso riesco a giocare senza pensare tanto, viene tutto pi� naturale. Pensare toglie fluidit�. Ma per riuscirci devi poterti fidare del tuo fisico e di certi colpi, che prima non mi venivano bene. In palestra solo io e il mio team sappiamo quanto lavoro faccio: il risultato � che sto bene, ho giocato tutto il 2023, e fino a qui, senza avere problemi. E anche quando sono stanco, recupero pi� in fretta�.

Cosa chiede al torneo di Montecarlo, quest’anno?
�Poco. L’obiettivo � fare una settimana di allenamento attivo, grazie alle partite. Vediamo cosa ne esce fuori. Il focus della mia stagione sar� Parigi tra Roland Garros e Olimpiadi, con Wimbledon in mezzo. Anche Roma per me, da italiano, � un torneo molto importante. La terra non � la superficie su cui sono pi� a mio agio ma non significa che non so giocarci... � che l’adattamento richiede tempo: sto provando a stringere amicizia anche col rosso�.

Cosa la incuriosisce dell’Olimpiade?
�L’atmosfera, il fatto che ci sia solo ogni quattro anni, la condivisione, incontrare altri atleti. Mi piacerebbe andare allo stadio a vedere l’atletica. A Tokyo, tre anni fa, non mi ero sentito pronto ma ora � cambiato tutto�.

Dopo la tiritera su Sanremo (va? non va?) � matura la tiritera sul ruolo di portabandiera dell’Italia ai Giochi di Parigi: � giusto che lo faccia Jannik Sinner?
�Secondo me � giusto che lo faccia un atleta che ha gi� vinto una medaglia d’oro. Per me sar� la prima volta ai Giochi, sento di aver fatto fare un bel passo avanti al tennis italiano insieme agli altri azzurri, per� onestamente la bandiera deve portarla chi basa la carriera sulle Olimpiadi. Poi se vogliono darmela, io sono felice ma come tennista ho i quattro Slam, i nove Master 1000, la Coppa Davis... Per me l’Olimpiade � un torneo, un di pi�. Per altri � il torneo�.

Giusto ragionamento.
�Ho letto un’intervista a Usain Bolt in cui diceva: io mi alleno quattro anni per correre cento metri in nove secondi. Mi ha colpito�.

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