Sinner oggi è il numero 2 al mondo, ma dopo Miami la scalata continua: può scavalcare anche Djokovic?

di Gaia Piccardi

Jannik Sinner a Miami ha conquistato il secondo titolo Master 1000 della carriera battendo Dimitrov. Ora torna in Europa per la stagione sulla terra battuta: ed � proprio sul rosso che il fuoriclasse azzurro potrebbe diventare il primo re italiano del tennis mondiale. Battendo anche Djokovic

Sinner oggi è il numero 2 al mondo, ma dopo Miami la scalata continua: può scavalcare anche Djokovic?

Miami, punto e a capo. Tre mesi vissuti a cento all’ora attraverso tre continenti (Australia, Europa, Usa) consegnano al tennis mondiale il nuovo numero due del ranking, traguardo mai raggiunto da nessun tennista azzurro nella storia (crolla anche il vetusto e controverso record di Nicola Pietrangeli, accreditato della posizione numero 3 nel biennio ‘59-’60, gli anni dei due titoli a Parigi, quando la classifica era stilata, aspettando l’invenzione del computer nel ‘73, da un consesso di giornalisti anglosassoni): dopo l’Australian Open a gennaio e l’Atp 500 di Rotterdam a febbraio, Jannik Sinner si � annesso anche il Miami Open (6-3, 6-1 al bulgaro Dimitrov), secondo titolo Master 1000 della carriera, terzo stagionale su quattro tornei giocati, portando la scia dei successi stagionali a quota 22 (solo una sconfitta: nella semifinale di Indian Wells con Carlos Alcaraz).

Le vittorie di Sinner

� dalla seconda met� del 2023 che il barone rosso non sbaglia una mossa sullo scacchiere del tennis e l’inizio del 2024 conferma gli straordinari progressi del 22enne altoatesino, che torna in Europa dopo lo swing americano (test durissimo per corpo e mente: da Indian Wells a Miami cambiano i campi, le palle, il fuso orario, il clima, non a caso ad essere riusciti a centrare il Sunshine Double sono solo sette uomini — pi� tre donne: Graf, Clijsters, Azarenka —: Federer, Djokovic, Courier, Chang, Sampras, Rios, Agassi) ulteriormente cresciuto.

Perch� spaventa gli avversari, Djovokic incluso

Tra la California e la Florida Jannik ha inspessito il suo status di top player, ha aumentato il numero dei tifosi (Serena Williams, la gigantessa dello sport, tra essi: �Avrei voluto avere il tuo dritto!� gli ha detto a Miami), ha battuto per la quinta volta consecutiva il n.4 Medvedev (l’anno scorso era partito da un passivo di 0-6), ha aggiunto l’ennesima pietra miliare su un cammino che adesso spaventa gli avversari, incapacitati a trovare contromisure al tuo tennis e costretti a cambiare allenatore (Rune, Djokovic), alla disperata ricerca di soluzioni per contrastarlo: �Se va avanti cos� non solo diventer� presto numero uno, ma lo rimarr� per un decennio� ha detto Sasha Zverev, eliminato in semifinale a Miami da Dimitrov.

La terra battuta

Il tennis, che non aspetta nessuno, inaugura la stagione all’aperto sulla terra battuta gi� domenica a Montecarlo: Sinner ci arriva da numero due del mondo, dunque, avendo scavalcato Alcaraz grazie al successo a Miami. Adesso, alla vigilia del rosso, soltanto 65 punti dividono l’italiano dallo spagnolo (8710 contro 8645), mentre Djokovic rimane in vetta aggrappato al suo tesoretto (9725) ma si porta dietro sulla polvere di mattone tutti i dubbi generati da Melbourne (dove fu sconfitto in semifinale da Sinner) in poi: la crisi motivazionale, culminata con il kappa� a Indian Wells contro l’ottimo Luca Nardi, vincitore domenica del challenger di Napoli, la scelta di rinunciare a Miami, il licenziamento in tronco del super coach Goran Ivanisevic, condito da presunti retroscena di ogni tipo. La domanda, quindi, � lecita: che Djoker troveremo, da Montecarlo in poi, sulla terra?

Perch� Sinner non ama la terra battuta

A conferma del fatto che � davvero un predestinato — come lo raccontiamo dal 24 febbraio 2019, quando conquist� il Challenger di Bergamo a 17 anni (qui la prima intervista con il Corriere della Sera) —, cio� l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto, Jannik Sinner potrebbe approfittare del Sunset Boulevard del Djoker, che il 22 maggio compir� 37 anni (c’� anche un’anagrafe di cui tenere conto), proprio sulla superficie che meno ama: la terra. Nel 2023 il serbo venne sconfitto a Montecarlo da Musetti al secondo turno, da Lajovic nei quarti a Banja Luka (Bosnia), in semifinale da Rune a Roma, ko che lo costrinse ad abdicare a favore di Alcaraz. Ma, soprattutto, a giugno il Djoker difende il trionfo al Roland Garros, torneo da cui Sinner usc� prematuramente (e con dolore) con Altmaier. Jannik, invece, dopo un avvio lanciato sul rosso con la semifinale a Montecarlo (battuto da Rune in un match quasi vinto), conta un ritiro per infortunio a Barcellona prima dei quarti con Musetti, gli ottavi con Cerundolo a Roma e, come detto, la celebre sconfitta con Altmaier al secondo turno di Parigi (che Jannik seppe trasformare in uno step di evoluzione anticipando il ritorno alla posizione foot up nel servizio, che attualmente conserva).

Cos� Sinner potrebbe battere Djokovic

Se Jannik giocasse molto bene sulla terra e Djokovic male (o molto male), insomma, la possibilit� di erodere al serbo quei 1015 punti che lo separano dalla vetta del ranking ci sarebbe. Lo scenario pi� pazzesco sarebbe un sorpasso dopo Parigi (grazie al Roland Garros), con la possibilit� di presentarsi a Wimbledon con in tasca il triplete: prima posizione nella classifica mondiale, testa di serie numero uno, ruolo di grande favorito all’All England Club. Ma tiriamo le briglie e freniamo i cavalli. Un passo per volta. Con le suole da spazzolare spesso dalla terra rossa.


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1 aprile 2024 (modifica il 1 aprile 2024 | 07:09)

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