Sinner campione gentiluomo: tutto quello che ha fatto oltre il campo

L’unica volta che Jannik Sinner ha fatto del male a qualcuno, non lo ha fatto apposta. Anzi, subito dopo aver colpito involontariamente con una pallata nelle parti basse (dopo una risposta al servizio di O’Connell) il suo fisioterapista Giacomo Naldi si � subito sincerato delle sue condizioni, prima di lasciarsi andare a grosse risate anche stemperando la tensione.

Per il resto, Sinner � un ragazzo da far sposare alle figlie: non certo per la sua fama o per un conto in banca che cresce torneo dopo torneo, ma per il suo cuore, i suoi comportamenti, gli atteggiamenti in campo e fuori che lo rendono un idolo pulito e sempre pi� corteggiato anche dagli sponsor per la sua faccia buona.

Il match contro O’Connell era stato sospeso sul 2-0 nel secondo set per un malore a una tifosa seduta sulle tribune del Grandstand di Miami. Subito dopo essersi accorto del problema in tribuna, Sinner ha preso asciugamani, acqua e ghiaccio da far arrivare nella zona dove la tifosa era svenuta, e la stessa cosa era successa alle Atp Finals di Torino contro Rune. Poche ore prima di giocare contro O’Connell, invece, Sinner aveva incontrato il campione di wheelchair Alfie Hewett: si � messo sulla carrozzina e ha scambiato qualche palleggio contro un giocatore che ha vinto otto prove dello Slam.

�I veri fenomeni sono loro — ha commentato Sinner —. Fanno sembrare facile una cosa che facile proprio non lo �. Mi sono sentito fortunato nel fare questa esperienza, spero che sul circuito vengano organizzati questi tornei sempre pi� spesso. Mi � capitato di vedere le loro partite in Australia: a volte sono molto pi� divertenti delle nostre�. Jannik ne fa una a settimana: a Indian Wells, subito dopo la sospensione del match contro Alcaraz, aveva fatto sedere accanto a s� una raccattapalle, tenendo l’ombrello per proteggersi dalla pioggia e scambiando qualche parola vincendo l’inevitabile emozione della giovane. E sempre a Indian Wells si era messo a giocare con il pallone con il figlio di Rafa Nadal, ripetendosi anche a Miami con un altro bambino visibilmente felice (e che ovviamente ancora non pu� sapere di avere davanti il terzo giocatore pi� forte del mondo), tra una pausa e l’altra di un torneo tornato comunque in pari con il programma nonostante il maltempo.

Gli italiani, gli stranieri, gli avversari, i vicini di spogliatoio: tutti parlano bene di Jannik, che dopo la sospensione del match contro Vavassori a Miami ha aspettato il connazionale Andrea per uscire assieme dal campo. Il galateo del tennis ringrazia.

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