Decreto Primo maggio, Superbonus per il lavoro: deduzione al 120% per chi assume. E c’è il bonus tredicesima
di Redazione Economia
Arrivano gli sgravi per chi assume e un bonus per i dipendenti da 100 euro (il cosiddetto «bonus tredicesima» di cui si era parlato nelle ultime settimane tra accelerazioni e smentite). Sono due delle misure annunciate dalla premier, Giorgia Meloni, nel suo intervento al tavolo con i sindacati. «Martedì porteremo in Consiglio dei ministri - ha detto durante l’incontro - nell'ambito dell'attuazione della delega fiscale, un decreto legislativo che ci permetterà di erogare, nel mese di gennaio 2025, un'indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico».
di Redazione Economia
Assieme al bonus tredicesima, meloni ha annunciato sgravi per consentire nuove assunzioni, soprattutto di donne e giovani, secondo quanto indicato dalla premier Giorgia Meloni al tavolo con i sindacati, in vista del decreto di riforma delle politiche di coesione che approda martedì in Cdm e reca specifiche disposizioni in materia di lavoro: «Le misure - ha detto Meloni - servono a sostenere l'occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Tali misure prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni».
Sull’entità dello sgravio la premier non si è sbilanciata, anche se nei giorni scorsi si è parlato di un «superbonus» per le assunzioni che potrebbe arrivare al 130% del costo del lavoro. nello specifico, il decreto «Primo Maggio» dovrebbe prevedere la possibilità di dedurre una quota del costo del lavoro pari al 120% (ma nel caso di giovani, donne e soggetti già destinatari del reddito di cittadinanza lo sgravio potrebbe arrivare fino al 130%).
Oltre al premier Giorgia Meloni, all’incontro con i sindacati hanno partecipato, per il governo, anche il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, e i ministri Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti (video collegamento), Marina Calderone, Adolfo Urso, il viceministro Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le organizzazioni sindacali presenti Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb.
Nel decreto saranno poi incluse misure per riqualificare lavoratori di aziende in crisi che affiancano quelle di sostegno all’occupazione e si concentrano soprattutto sui lavoratori di grandi imprese «per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro». Nello specifico - ha aggiunto Meloni - sosteniamo «la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno e nel Centro-Nord attraverso una misura dedicata ai soggetti attualmente disoccupati. L’obiettivo è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi. La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca un lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi più difficilmente trovano lavoro».
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