Alitalia, la sorpresa: restituisce allo Stato 100 milioni di euro

Alitalia, la sorpresa: restituisce allo Stato 100 milioni di euro Alitalia, la sorpresa: restituisce allo Stato 100 milioni di euro Un ex aereo di Alitalia a Roma Fiumicino (foto di Fabio Sorce/Archivio Alitalia)

Dopo anni passati a chiedere soldi allo Stato — e non pochi — stavolta è Alitalia a dare qualcosa alle casse pubbliche. I commissari dell’ex compagnia di bandiera finita in amministrazione straordinaria (Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande, Daniele Umberto Santosuosso) hanno restituito al ministero dell’Economia 100 milioni di euro. È quanto apprende il Corriere della Sera da fonti governative a conoscenza delle transazioni. L’erogazione è avvenuta nei giorni scorsi e corrisponde al prestito del 2021 per garantire la continuità operativa dell’aviolinea in piena pandemia. In un secondo momento la terna pagherà gli interessi.

La cassa positiva

La restituzione — la prima per quanto riguarda questa Alitalia in amministrazione straordinaria — avviene grazie alla liquidità dopo la riduzione dei costi, la valorizzazione dei vari complessi aziendali e rispettivi asset, dei beni in natura e dei contenziosi. Come ha raccontato il Corriere l’ex vettore di bandiera una volta che ha smesso di volare ha continuato a offrire servizi e a dismettere asset arrivando ad avere ogni trimestre un margine operativo lordo — «indicatore di profittabilità», come sottolineano le relazioni — positivo per decine di milioni di euro. Dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2023 l’Ebitda di Alitalia è stato complessivamente positivo per 96,7 milioni di euro, secondo i documenti depositati.

La lente Ue

Il versamento di 100 milioni — proseguono le fonti — è stato effettuato sul capitolo di entrata del Bilancio dello Stato, capo 10 numero 4055, denominato «Entrate straordinarie dello Stato nei limiti stabiliti dalla legge da destinare al Fondo ammortamento titoli di Stato». La mossa dei commissari «risparmia» all’Italia un altro contenzioso con la Commissione europea: anche se non era stata avviata alcuna indagine sul prestito da poco restituito fonti Ue spiegano al Corriere che a Bruxelles si stava ragionando sull’avvio di una procedura «nelle prossime settimane». Procedura che a questo punto verrebbe meno.

Gli altri prestiti

Restano per Alitalia da rimborsare gli 1,3 miliardi (più interessi) degli altri prestiti erogati nel 2017 e 2019 che Bruxelles ha giudicato illegali. I commissari contano di procedere ad altri versamenti quest’anno — sempre all’indirizzo del Tesoro — e quindi alla restituzione, anche se parziale: l’ipotesi è di dare alle casse pubbliche circa 150 milioni di euro. Magari anche puntando alla vendita di «Italia Loyalty», come si chiama da un po’ di tempo il programma fedeltà MilleMiglia, e di quello che resta della flotta.

Il ringraziamento di Giorgetti

Lo scorso ottobre il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva ringraziato pubblicamente i commissari durante una conferenza stampa: «Stanno miracolosamente chiudendo l’amministrazione straordinaria di Alitalia e probabilmente restituiranno qualche residuo allo Stato», aveva spiegato, senza però fornire numeri. Fava e Santosuosso erano stati nominati proprio da Giorgetti — quando era al vertice dello Sviluppo economico nel governo Draghi — aggiungendosi a Leogrande scelto dall’allora ministro Stefano Patuanelli nel dicembre 2019.

lberberi@corriere.it

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