Ita-Lufthansa, verso lo sblocco del dossier con l’Ue: si avvicina l’intesa su Linate e i voli intercontinentali

Ita Airways-Lufthansa, arriva l’«avvertimento» Ue: un mese e mezzo per salvare l’accordo

Un Airbus A321neo di Ita Airways subito dopo il decollo

Il dossier Ita Airways-Lufthansa entra nell’«ultimo miglio» delle trattative con la Commissione europea. E dopo settimane di tensioni si va verso una schiarita su diversi punti, compresi alcuni dei più delicati. Il tutto alla vigilia dell’invio del pacchetto di rimedi al momento previsto per lunedì 6 maggio, ma l’Ue potrebbe «indurre» le parti a chiedere più tempo. È quanto apprende il Corriere da quattro fonti europee a conoscenza delle discussioni che sottolineano anche che la rotta verso l’approvazione è ancora lunga. Ita, Mef e Lufthansa non commentano. 

La riduzione delle rotte problematiche

Le tratte «problematiche» sotto il profilo della concorrenza si sono dimezzate, passando da 39 a una ventina, proseguono le fonti. E potrebbero ridursi ulteriormente. Anche sugli altri «nodi» — la posizione dominante all’aeroporto di Milano Linate e sui voli intercontinentali — l’Antitrust si prepara a ricevere soluzioni «soddisfacenti». Tra Ita, Tesoro e Lufthansa vanno avanti i confronti — anche il 1° maggio — per limare il documento con i rimedi e alcune risposte alle obiezioni Ue. 

I «remedy taker»

Secondo l’Antitrust, spiegano le fonti comunitarie, le nozze potrebbero far salire le tariffe del 10%. Per questo sono necessari interventi correttivi. Su Linate, si va verso la cessione di almeno 11 coppie giornaliere di slot (22 voli in entrambe le direzioni), soprattutto a easyJet che dovrà subentrare in alcune rotte — in qualità di «remedy taker» — dove le nozze farebbero sorgere un monopolio, come i voli con Bruxelles. L’impegno è di far operare la tratta per 3 anni, perché l’Antitrust Ue vuole che i viaggiatori abbiano un’alternativa a Ita-Lufthansa. 

Le sovrapposizioni future

Ci sono stati contatti con Wizz Air — spiegano al Corriere due fonti ungheresi —, ma la low cost avrebbe chiesto un numero di slot giudicato elevato da italiani e tedeschi. In generale sul breve raggio la Commissione si concentra sui 12 voli tra Linate/Fiumicino e Germania, Svizzera, Belgio e Austria, mentre non verrebbero più considerate le 14 dalle altre città italiane. Ita e Lufthansa non vogliono fare sacrifici sulle tratte possibili in futuro, come la Linate-Vienna: resta da capire se andrà bene all’Antitrust.

Il ruolo (rivisto) di Ryanair

Un altro punto di frizione tra Commissione e Ita-Lufthansa è stato risolto: Ryanair (che ha il 51% del mercato domestico italiano e quasi il 40% di quello internazionale) è ora ritenuta concorrente perché sono stati «allargati» i bacini aeroportuali. Per Linate valgono Malpensa e Bergamo, per Fiumicino si conta anche Ciampino, per Zurigo (hub di Swiss) è compresa Basilea, per Francoforte (hub di Lufthansa) anche Hahn, per Bruxelles (hub di Brussels Airlines) pure Charleroi.

I voli di lungo raggio

L’altro nodo, il più delicato — quello dei voli transatlantici da/per Roma — vede le parti avvicinarsi. Dal momento che è difficile trovare un rivale che entri a fare concorrenza sulle rotte con Usa e Canada, le più redditizie del settore, l’Antitrust si aspetta che Lufthansa tenga separate le attività commerciali di Ita da quelle della joint venture A++ che i tedeschi hanno con United Airlines e Air Canada. Un punto che salva i collegamenti di lungo raggio del vettore italiano e che non troverebbe l’opposizione di Lufthansa: le operazioni potrebbero procedere parallele per un paio d’anni con un «monitoring trustee» a sorvegliare.

Le richieste respinte

Le fonti europee spiegano che su certe richieste del case team dell’Antitrust — peraltro inviate negli ultimi giorni sia a Roma sia a Francoforte — ci sarebbe un’opposizione di Ita e Lufthansa perché, in alcuni casi, risulterebbe tecnicamente impossibile. Mentre in altri casi si tratterebbe di mosse che danneggerebbero la sostenibilità economica dell’operazione.

L’accordo Mef-Lufthansa

Com’è noto l’accordo siglato poco meno di un anno fa a Roma prevede un aumento di capitale riservato per Lufthansa in Ita per 325 milioni di euro in cambio del 41% del vettore tricolore. In una seconda fase i tedeschi potranno salire al 90% e ottenere il pieno controllo «entro il 2033». In parallelo Ita dovrebbe passare dall’alleanza SkyTeam (dove si trova attualmente con Delta Air Lines e Air France-Klm) a Star Alliance (dove c’è Lufthansa). Ma le nozze potranno avere luogo soltanto con l’approvazione della Commissione europea la cui data ultima per il responso, al momento, è fissata al 13 giugno.

lberberi@corriere.it

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