La Juventus non parte favorita, Allegri ribadisce: �Il nostro obiettivo rimane sempre la Champions�. Ma Vlahovic ha fiducia e torna Rabiot: �Uno che pesa�
TORINO Nascosto qualsiasi discorso scudetto in uno sgabuzzino della Continassa, da mesi, figurarsi se Massimiliano Allegri lo tira fuori sul Red carpet che porta alla sfida con l’Inter: �� un test importante per noi, ma non si tratta di uno snodo decisivo — dice subito — il nostro obiettivo rimane sempre la Champions, per la quale mancano ancora tanti punti�.
Lasciate pure i sogni (ma non la speranza) scudetto fuori da San Siro, gentili tifosi bianconeri, anche se ci si potrebbe divertire: �Sar� una meravigliosa partita — continua l’allenatore juventino, strizzando per una volta l’occhio all’estetica — con lo stadio esaurito�. E un pronostico leggermente inclinato, ma non sprangato: �Sappiamo la forza dell’Inter, ma noi stiamo molto bene�. Giusto per essere ancor pi� chiaro: �I nerazzurri sono i pi� forti del campionato e partono davanti a tutti per lo scudetto�.
Senza manifesto programmatico, la Juve si presenta per� a casa Inter con una bella locandina, dedicata senza dubbi a Dusan Vlahovic: sei gol nelle ultime quattro partite di serie A, e una fiducia ritrovata e cementata, nonostante il coinquilino dell’attacco cambi continuamente. Da Chiesa a Yildiz, dal turco a Milik (anche se per appena un quarto d’ora), e stasera chiss�. Anzi, Yildiz, favorito, � stato quello impiegato nell’ultimo crash test, pure perch� Chiesa � al rientro: �Lui dovr� convivere con questa operazione che ha avuto, anche per il modo di giocare che ha, ma pi� passa il tempo pi� sar� un vantaggio suo. Vediamo�. Di certo, �Yildiz l’ho visto bene, ma saranno importanti tutti�. Ma tutti davvero, perch� viaggeranno pure Djal� e Alcaraz: il primo � indietro, �per l’intervento al ginocchio�; il secondo �� giovane e ha voglia di imparare, ma viene da un campionato completamente diverso�.
Se all’andata fin� 1-1, con gol di Vlahovic e Lautaro — e di chi senn�? — strada facendo Madama s’� pure scoperta di lungo muso, e non solo di corto: dal 3-0 al Sassuolo al 3-0 a Lecce, non si fosse inceppata con l’Empoli, ma in dieci contro undici. Per rendere l’idea di come i bianconeri abbiano addentato l’anno, basti la telemetria dei gol: 19 nelle prime sei partite del 2024, ovvero seconda miglior prestazione, nel ramo, dalla stagione 1929/30. Nel lontanissimo 1932, la Juve ne segn� 22, in tutte le competizioni.
�Quando mi dicono che non c’� nulla da perdere, mi girano le scatole� osserva a un certo punto Allegri, e mai fu cos� vero: perdendo, la Juve rischia di frantumare i pensieri scudetto, che da non obbligati si son fatti golosi. Visto che l’eventuale sconfitta a San Siro la spedirebbe a meno 4 dall’Inter, con all’orizzonte un cupissimo meno 7, se Inzaghi battesse pure l’Atalanta, nel recupero. Nel traffico di centrocampo torner� Rabiot — �uno pesante, nello spogliatoio e sul prato�, lo elogia il tecnico — uno per� che ha avuto strappi, ma meno graffi: fermo com’� a 3 gol in 19 gare di campionato, dopo i fuochi d’artificio della scorsa stagione, con 8 colpi in 32 uscite (11 in 48 con l’Europa). Ribadisce Allegri: �Con i tre punti a vittoria, tu ne fai due, loro vincono due volte e ti rubano quattro punti in una settimana: non sar� una partita decisiva�. Meglio pensare al manuale d’istruzioni di stasera: �Una cosa da fare � correre, e tanto, aiuter�. Ma qui parlava gi� ai giocatori, mica ai giornalisti.
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3 febbraio 2024 (modifica il 3 febbraio 2024 | 23:32)
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