La prima concreta risposta alla �campagna di Davos� condotta in questi giorni da Volodymyr Zelensky � attesa entro il 24 febbraio 2024, giorno del secondo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. Le diplomazie dei Paesi G7 sono al lavoro per finalizzare una serie di accordi bilaterali con Kiev. C’� anche l’Italia.
«Assistenza militare ed economica all’Ucraina»: i Paesi del G7 preparano accordi bilaterali. E c’è anche l’Italia
Le diplomazie dei Paesi del G7 sono al lavoro per finalizzare una serie di accordi con Kiev entro il 24 febbraio 2024, secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin. Il modello sar� l’intesa siglata dal governo britannico che prevede aiuti anche nel campo dell’intelligence e dell’addestramento

Il governo Meloni � stato l’ultimo a iniziare i negoziati con l’esecutivo guidato da Zelensky. I primi colloqui, in videoconferenza, risalgono al 28 novembre 2023. In queste settimane si sta accelerando, con l’obiettivo di marcare la data simbolica del 24 febbraio con un rinnovato sostegno a favore della resistenza ucraina.
� un piano concordato al vertice di Vilnius, in Lituania, il 12 luglio 2023, dai leader delle sette economie pi� industrializzate: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada. Per mesi quel progetto � rimasto nel vago e, anzi, si era diffuso il timore che alla fine non producesse nulla di significativo. Le cose sono cambiate il 12 gennaio 2024, quando il premier britannico Rishi Sunak si � presentato nella capitale ucraina con un testo pronto per la firma congiunta con Zelensky. � un vero accordo bilaterale di assistenza militare, economica, per la sicurezza. Il presidente ucraino, forse esagerando, lo ha paragonato al vincolo che lega gli Stati Uniti e Israele. In ogni caso il Regno Unito, innanzitutto, assicura un aumento delle forniture di armi nel 2024 per un controvalore di 3 miliardi e 150 milioni di euro: 233 milioni in pi� rispetto allo scorso anno. Soldi che verranno utilizzati per acquistare droni di costruzione britannica, sistemi di sorveglianza anche marittima, missili a lunga gittata. La cooperazione si estende anche ad altri capitoli: intelligence, addestramento militare e medico, progetti industriali congiunti nel settore della difesa.
� importante richiamare il modello britannico, perch�, secondo quanto apprende il Corriere, sar� seguito anche dagli altri Paesi del G7. Lo schema adottato da Germania, Francia, Canada, Giappone e Italia dovrebbe replicare quello firmato da Sunak e Zelensky.
L’iniziativa del G7 si propone di rilanciare il sostegno occidentale all’Ucraina, in una fase solcata delle incertezze. Ormai da tempo i sondaggi segnalano la �stanchezza� delle opinioni pubbliche. E da ultimo crescono le preoccupazioni per �l’incognita Trump�. Dovesse tornare alla Casa Bianca, come si comporter� l’ex presidente sul fronte europeo orientale? Nessuno, in realt�, pu� saperlo con certezza. Gli accordi bilaterali dei Sette dovrebbero funzionare da cintura di contenimento, in modo da garantire un minimo di assistenza a Zelensky.
La manovra, naturalmente, dovr� essere completata con lo sblocco dei due maggiori pacchetti di finanziamento: i 60 miliardi di dollari fermi nel Congresso americano e presi in ostaggio dalla rumorosa minoranza trumpiana; i 50 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea e finora fermati dal premier ungherese Viktor Orban.
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17 gennaio 2024 (modifica il 17 gennaio 2024 | 17:25)
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