Saldo Imu e Rottamazione quater, oggi i termini per i pagamenti: le novità

Saldo Imu e Rottamazione quater, oggi i termini per i pagamenti: le novità Saldo Imu e Rottamazione quater, oggi i termini per i pagamenti: le novità

Scadono oggi, lunedì 18 dicembre, i termini per pagare il saldo Imu e le prime due rate della Rottamazione quater. Come di recente ha chiarito anche il ministero dell’Economia e delle finanze, secondo una novità introdotta dalla manovra 2023 l’imposta non è dovuta per gli immobili occupati abusivamente e che «il versamento deve essere eseguito a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata corrisposta, sulla base, di norma, delle delibere pubblicate alla data del 28 ottobre 2023 nel sito web delle Finanze».

Una terza rata

La scadenza originaria per il saldo Imu (seconda rata ed eventuale conguaglio) era il 16 dicembre, ma cadendo di sabato, èi contribuenti hanno tempo fino a lunedì 18 per versare le somme dovute senza l’applicazione di sanzioni. Non è escluso, inoltre, che in 200 comuni italiani si possa tornare a pagare, a causa dell’aggiunta di una terza rata entro il 29 febbraio 2024. È quanto previsto da un emendamento al disegno di legge di bilancio per il prossimo anno che «concede ulteriore tempo alle amministrazioni locali che non hanno provveduto a trasmettere nei termini alle Finanze la delibera di approvazione delle aliquote». Confedilizia ricorda che l’Imu è una «patrimoniale sulla casa da 22 miliardi di euro l’anno».

Cosa prevede il dl Anticipi

Per quanto riguarda la Rottamazione quater, invece, con una modifica al decreto Anticipi, il 18 dicembre è il termine massimo per mettersi in pari con la prima o la seconda rata, i cui pagamenti in origine erano fissati rispettivamente per il 31 ottobre e per il 30 novembre. Alla definizione agevolata si possono portare i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che questo cambiamento «consente di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio».

Altre scadenze al 18 dicembre

Non sono, al 18 dicembre sono stati rinviati anche i termini degli adempimenti periodici Irpef, Iva e contributi Inps che riguardano le partite Iva e i sostituti d’imposta. In merito all’Irpef, l’appuntamento con il fisco è relativo al versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente (con il pagamento anche delle addizionali comunali e regionali);
- redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente (più provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente). Inoltre, per pagare i contributi Inps dovuti al datore di lavoro, è possibile utilizzare lo stesso modello F24.

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