Apple punta a rescindere l’accordo con Goldman Sachs sulle carte di credito e i conti di deposito
di Francesco Bertolino
A seguito di un dialogo con la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori, PayPal si è impegnata a modificare i suoi termini e condizioni per renderli più trasparenti e più facili da comprendere per i consumatori. Lo indica la stessa Commissione. La Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (Cpc), coordinata dalla Commissione europea e guidata dall’autorità tedesca Umweltbundesamt (Agenzia tedesca per l’ambiente), ha avviato un dialogo con PayPal nel maggio 2023 ritenendo i termini e le condizioni dell’azienda irragionevolmente difficili da comprendere e ingiusti per i consumatori.
di Francesco Bertolino
PayPal ha accettato di affrontare le questioni sollevate dalle autorità di tutela dei consumatori e di modificare le clausole problematiche delle sue condizioni d’uso per conformarsi meglio alla direttiva sulle clausole contrattuali abusive. Gli impegni assunti da PayPal allineeranno le pratiche dell’azienda ai requisiti del diritto comunitario dei consumatori. La Rete Ue vigilerà sul rispetto degli impegni.
di Francesco Bertolino
PayPal ha accettato di attuare una serie di modifiche e garantire chiarimenti per diverse clausole delle condizioni d’uso per i consumatori. In particolare si impegna a chiarire quali clausole si applicano ai consumatori e quali solo alle imprese; a eliminare le disposizioni che impongono ai consumatori di verificare il rispetto della legge (ad esempio, formulazioni come «nella misura consentita dalla legge»); a chiarire che i consumatori non sono responsabili per i danni non causati da loro colpa o che non potevano essere previsti; a eliminare le disposizioni che impongono ai consumatori l’obbligo di verificare le informazioni stesse (come ad esempio precisare che PayPal non può garantire l’accuratezza delle informazioni); a garantire che i consumatori comprendano che possono beneficiare della legge del loro Paese di residenza in caso di controversia; a eliminare i termini che non possono essere compresi dai consumatori senza ulteriori spiegazioni o senza verifica da parte dei consumatori, come «commerciabilità» o «non violazione».
Le modifiche verranno notificate agli utenti tramite un aggiornamento delle policy il 21 febbraio 2024 ed entreranno formalmente in vigore il 28 maggio 2024.
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21 dic 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Redazione Economia
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di Redazione Economia
di Federico Fubini e Valentina Iorio