Donnarumma, parate e rigori all'Europeo: è il miglior portiere, poi Maignan eMamardashvili
Su un podio ideale di questa prima fase a gironi Donnarumma è sul gradino più alto. Le più belle parate,la forza mentale e l'importanza di Buffon
Sulle spalle del gigante, il panorama verso gli ottavi sembra più sereno, almeno un po’. Il resto, se deve venire, verrà. Gigio Donnarumma, come scrivono i francesi de L’Équipe «all’Europeo trascende» entra cioè in un’altra dimensione, che lo rende praticamente insuperabile: «È il muro per Berlino» secondo la France Presse, perché evidentemente a Parigi le prestazioni del portiere del Psg, sempre molto discusso, sono accolte con stupore e compiacimento nella stessa misura.
Il capitano azzurro è probabilmente nella forma migliore della sua carriera ed è già per distacco il miglior portiere del torneo, anche se la strada è lunga attorno al suo totem l’Italia deve cominciare a danzare più serena e libera nella testa, per vedere l’effetto che fa.
Già, la testa. Per Donnarumma avere qui Buffon al suo fianco è fondamentale. E la svolta nei momenti di difficoltà che ci sono stati fra un Europeo e l’altro — sia in campo che fuori, con la morte dell’amato Mino Raiola — è arrivata grazie al lavoro con la mental coach Nicoletta Romanazzi, la stessa di Marcell Jacobs. Del resto come per il centometrista campione olimpico, anche per Gigio è sempre questione di frazioni di secondo, di uscita dai blocchi, di esplosività. Di centimetri.
Dalla deviazione con il fianco, in uscita su Manaj dell’Albania all’ultimo secondo, per evitare un pareggio che avrebbe avuto effetti devastanti, fino al rigore parato a Modric, la galleria delle parate di Gigio è da museo delle belle arti: il pezzo forte è probabilmente quella su Fabian Ruiz nel primo tempo contro la Spagna, una sala decisamente affollata di capolavori, comprese le parate nel finale su Perez. Senza dimenticare la deviazione su Budimir di lunedì sera, un’altra opera da maestro però presto accartocciata da Modric, che si è avventato sul pallone del vantaggio croato, un minuto dopo l’ennesimo rigore parato da Gigio, una replica delle imprese di Wembley contro Spagna e Inghilterra tre anni fa.
Quest’anno Donnarumma ha parato tre tiri dal dischetto su quattro, gli altri due contro il Lens in League 1 e con il Venezuela in amichevole a marzo. Tre anni fa a Londra, quasi incredulo per l’ultima parata su Saka e la vittoria dell’Europeo, il portierone azzurro era stato premiato come «miglior giocatore del torneo». Stavolta probabilmente gli basterebbe essere riconosciuto come miglior portiere, ma quattro partite potrebbero non essere sufficienti: serve superare lo scoglio degli ottavi con la Svizzera per volare ancora più in alto. E con la sicurezza che infonde questo Donnarumma tutta la squadra può crescere ancora.
Ma Gigio, complice anche un’Italia che ha subito molti più tiri del previsto, è già due giri di pista davanti a tutti. Sull’ideale podio dei portieri in questa prima fase a gironi, l’azzurro è senza dubbio sul gradino più alto, dal quale guarda l’esplosivo milanista Maignan e lo statuario georgiano del Valencia Mamardashvili, non a caso il portiere più sollecitato fin qui. Il primo ha salvato la Francia sia contro l’Austria che contro l’Olanda, dimostrando di non soffrire minimamente il debutto in un grande torneo con i Bleus e la pesante eredità di capitan Lloris. Il secondo, a 23 anni, ha tenuto letteralmente in piedi la sua Nazionale, alla prima assoluta in un Europeo, nel pareggio contro la Repubblica Ceca e oggi cerca l’impresa impossibile con il Portogallo.
Proprio all’ombra di Ronaldo c’è un altro portiere rampante che può insidiare Donnarumma, perché Diogo Costa del Porto è arrivato qui in grande forma e voglioso di fare il grande salto in una big europea: anche lui è al primo grande torneo da titolare dopo il lungo regno di Rui Patricio. Occhio anche all’olandese Verbruggen, il più giovane dai tempi di Iribar nel 1964, e all’eterno Neuer, molto criticato qui in Germania dai suoi connazionali. Ma come ha dimostrato Gigio nei momenti duri, la specialità dei grandi portieri non è solo quella di parare i tiri impossibili, ma anche le critiche più violente. In questo, come sui rigori, lui è tra i migliori del mondo. Ha le spalle così larghe che sopra ci sta mezza Italia.