Prima le nomine in Inps e Inail poi quelle in 52 societ� partecipate dal ministero dell’Economia, mentre questa settimana il dipartimento della Funzione pubblica avvier� la complessa procedura (dura 90 giorni) di selezione pubblica delle candidature per la presidenza dell’Istat, scoperta da quasi un anno, con l’attuale facente funzioni, Francesco Maria Chelli, in pole position per essere scelto. Si avvicina il momento delle scelte per circa 500 nomine nel settore pubblico.
Rai, Ferrovie, Inps, Inail: in arrivo 500 nomine nel settore pubblico
Subito i cda e i direttori generali di Inps e Inail. In scadenza il direttore dei servizi segreti interni. Dalle Ferrovie alla Rai, la sfida tra i partiti

Anche per Inps e Inail la nomina dei cda presenta una certa urgenza, visto che i due presidenti sono stati designati il 31 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri — Gabriele Fava per l’Inps e Fabrizio d’Ascenzo per l’Inail — e hanno ricevuto il via libera delle commissioni parlamentari. I due presidenti saranno affiancati nel cda da quattro membri ciascuno, sui cui nomi i partiti della maggioranza stanno battagliando da settimane e cos� anche le opposizioni per accaparrarsi il posto loro riservato in ciascun consiglio. Subito dopo toccher� al vertice dell’Aisi, il servizio di intelligence interna. A fine aprile scade infatti il mandato (pi� volte confermato) del generale Mario Parente. Al suo posto dovrebbe andare il vice, Giuseppe Del Deo, molto stimato dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Pensioni e lavoro
La rosa per il cda dell’Inps � quasi pronta: dovrebbero entrare Micaela Gelera, cio� proprio la commissaria straordinaria scelta meno di un anno fa dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone; Fabio Vitale, direttore dal 2022 dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che in precedenza aveva ricoperto diversi incarichi dirigenziali proprio nell’Inps ed � in quota Fratelli d’Italia; Maria Luisa Gnecchi, gi� vicepresidente dell’Inps sotto la gestione Tridico, che entrerebbe per le opposizioni (� stata a lungo parlamentare del Pd) anche se il leader di Italia viva, Matteo Renzi, sta cercando di scalzarla con la candidatura dell’ex ministra Teresa Bellanova, mentre il quarto nome, ancora da individuare, sar� designato da Forza Italia.
Fatto il cda toccher� al direttore generale, una nomina chiave. L’attuale, Vincenzo Caridi, che pure ha costruito in questi mesi un ottimo rapporto con Calderone, dovr� vedersela con la candidata di Palazzo Chigi: Valeria Vittimberga, attuale direttore degli approvvigionamenti Inps, in quota Fratelli d’Italia, sponsorizzata dal potente sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari. Non si tratta di scelte di poco conto, visto che l’Inps gestisce ogni anno quasi 385 miliardi di euro di spesa pubblica.
Partita analoga si giocher� all’Inail, dove alla poltrona del direttore generale punta Forza Italia con Marcello Fiori, attuale capo dipartimento della Funzione pubblica. Nel cda, per il posto che andr� alle opposizioni, i 5 Stelle puntano sull’ex ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, il Pd su Cesare Damiano, gi� presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail oltre che ministro del Lavoro: molto dipender� da come finir� la corsa parallela all’Inps. Stesso discorso vale per i tre membri del cda che si spartiranno FdI, Lega e FI e sui quali non c’� ancora accordo nella maggioranza.
Le partecipate
A maggio il governo rinnover� i vertici di buona parte delle partecipate. Sul sito del ministero dell’Economia la lista degli organi in scadenza fa riferimento a 52 societ�. Si va da Cassa depositi e prestiti (Cdp) alle Ferrovie, dall’Anas alla Sogei, da Saipem alla Rai, oltre che, tra le altre, Fintecna, Cinecitt�, Eur Spa, Invimit Sgr, Telespazio, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026.
In tutto circa 300 poltrone considerando solo i cda, pi� di 500 comprendendo anche i collegi sindacali. Rai e Cdp, cui fa capo il risparmio postale (circa 340 miliardi di euro) per finanziare le infrastrutture e il sistema imprenditoriale nazionale, sono due irrinunciabili leve per la politica. Non a caso, tutti gli ultimi governi (Renzi, Conte e Draghi) hanno puntualmente scelto di sostituirne i vertici con figure di loro fiducia, senza cio� confermare gli amministratori uscenti, come invece capitato, per esempio, in Eni, Enel, Terna, e Poste.
Questa volta la linea della continuit� dovrebbe prevalere in Cdp, con la conferma dell’attuale amministratore delegato Dario Scannapieco. Ma si erano fatti i nomi di Alessandro Daffina e Antonino Turicchi. Le poltrone in scadenza in Via Goito, oltre a quella dell’ad, sono in totale otto, compreso il presidente Giovanni Gorno Tempini che i nuovi assetti Acri dovrebbero garantire, mentre in passato si era parlato di Gaetano Miccich� o Federico Ghizzoni.
In Rai sono sette le nomine da effettuare, a cominciare da quelle per i successori dell’attuale amministratore delegato, Roberto Sergio, e della presidente, Marinella Soldi. La premier Giorgia Meloni spinge per l’attuale direttore generale, Giampaolo Rossi, al posto di Sergio, sostenuto invece dalla Lega. Partita aperta per la presidenza, dove le chance di Soldi vengono giudicate poche.
La partita sui binari
Un’altra partita fondamentale per Palazzo Chigi riguarda il destino di Ferrovie. Le ragioni sono principalmente due: l’azienda guidata da Luigi Ferraris investir� 206 miliardi entro il 2032 (di cui 26 miliardi del Pnrr), il secondo fattore � legato al ruolo di Fs nel piano di privatizzazioni da 20 miliardi predisposto dal governo, in cui ricade anche Mps (dove andr� nominato un nuovo consigliere di amministrazione). La conferma di Ferraris appare quindi probabile, in passato si erano fatti i nomi di Stefano Donnarumma e Luigi Corradi (attuale ad di Trenitalia). In scadenza �, infine, anche il vertice di Anas, controllata al 100% da Fs.
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19 febbraio 2024 (modifica il 19 febbraio 2024 | 07:25)
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