Mediobanca, ecco chi sono i nuovi azionisti: Calzedonia, Matteo Del Vecchio, Aspesi e Flavio Cattaneo
di Francesco Bertolino e Daniela Polizzi
Chissà se la prossima volta che Tom Brady verrà in vacanza, oltre a Positano, andrà anche a dare un’occhiata a piazza Gae Aulenti. Non è un mistero che l’ex quarterback dei Tampa Bay Buccaneers — ed ex marito di Gisele Bundchen e partner di Irina Shayk —, ami trascorrere del tempo in Italia, ma è probabile che possa approfittarne per conoscere la banca in cui ha investito il fondo che gli garantirà dei guadagni annuali extra dopo il ritiro dal campo. Unicredit, infatti, si sta rivelando un interessante investimento per molti fondi e società in giro per il mondo, che devono aver trovato un valido motivo per comprare le azioni dell’istituto guidato da Andrea Orcel.
di Francesco Bertolino e Daniela Polizzi
Il sindacato che rappresenta i giocatori della National Football League ha comprato 1.557 titoli Unicredit con l’Nfl player annuity and insurance company e 7.236 con l’Nfl player tax qualified annuity plan. La novità emerge scorrendo il libro soci dell’assemblea straordinaria della banca di ottobre, quella che ha approvato il sistema monistico, e confrontandolo con quello dell’assemblea di marzo. Il titolo negli ultimi sei mesi è schizzato su del 38% e altri soggetti hanno fiutato l’affare, così l’Nfl Player Association si è trovata in buona compagnia: tra il 31 marzo e il 27 ottobre ha acquistato oltre 7.200 azioni (181 mila euro ai valori di ieri) anche il fondo pensione dei dipendenti Coca Cola di Atlanta. Gli enti previdenziali nordamericani d’altronde abbondano tra gli azionisti rappresentati in assemblea: ci sono quelli degli insegnanti e delle infermiere di New York, dei poliziotti e dei pompieri di Los Angeles, i fondi salute dei tramvieri di Chicago.
Un altro investitore è Mozilla, la società Usa che sviluppa il motore di ricerca Firefox: tra marzo e ottobre ha più che triplicato la posizione, passando da 2.390 azioni a 7.379. Stesso schema per il big della logistica Fedex, a differenza del suo fondo pensione per il personale, che invece ha ridotto la partecipazione. Da registrare poi l’esordio quest’anno, poiché nel 2022 non era presente, della Fao, l’organizzazione Onu che combatte la fame nel mondo: detiene 7.243 azioni, un po’ meno di quelle possedute a marzo. La vivacità del mercato a stelle e strisce si sposa con il peso che gli istituzionali hanno nel capitale di Unicredit, arrivato al 39%, una quota che fa degli Usa il primo investitore nella banca.
Tra gli italiani spicca la quota di Delfin della famiglia Del Vecchio (43 milioni di azioni, circa l’1,9% della banca), azionista storico, fin dalla privatizzazione dell’istituto. Guardando agli istituzionali, confermano invariata la loro presenza storica Fondazione Crt, Verona, Cassamarca, Trieste, Roma e Modena, che ha approfittato dei buyback e ha limato la quota. Il fondo Espero degli insegnanti ha moltiplicato per quattro la sua presenza ed è cresciuta anche Fondaco.
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09 dic 2023
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