È la prima donna e la prima spagnola a diventare presidente della Banca europea degli investimenti (Bei), il braccio finanziario della Ue creato nel 1958 a Lussemburgo. Nadia Calviño, 55 anni, da due anni vice-presidente del governo del socialista Pedro Sánchez e dal 2018 sua ministra per l’Economia, per i prossimi sei anni avrà i cordoni di un budget di quasi 100 miliardi all’anno da prestare ai progetti europei.
Calviño, tecnocrate poliglotta e pragmatica. I suoi progetti alla Bei


La direzione è già chiara: la Bei avrà «un ruolo ancora più importante in futuro per finanziare la transizione verde, fornire sostegno finanziario all’Ucraina e sostenere il ruolo dell’Europa nel mondo», ha anticipato ieri. Figlia di un avvocato nominato responsabile della Rtve, la televisione pubblica iberica all’inizio degli anni Ottanta, Calviño è nata in Galizia, ma a 5 anni si è spostata con la famiglia a Madrid, dove si è laureata prima in economia e poi in legge.
La passione politica l’ha dimostrata fin da quando, nel 1986, non ancora maggio-renne, ha affiancato il padre, socialista, nella campagna a sostegno del referendum sulla permanenza della Spagna nella Nato. Competente, fluente in inglese, francese e tedesco oltre che in spagnolo, dopo un decennio di lavoro al ministero dell’Economia, sotto esecutivi socialisti e conservatori, nel 2006 Calviño si è trasferita a Bruxelles.
Alla Commissione Ue ha imparato l’arte della diplomazia europea e si è guadagnata l’appellativo di fine tecnocrate. Ma è dotata anche di sano pragmatismo, come ha dimostrato gestendo prima 200 miliardi di aiuti stanziati dal governo per sostenere famiglie e aziende durante la pandemia e poi gli oltre 160 miliardi di fondi Ue assegnati alla Spagna da Next GenerationEu.
Nel 2019 Calviño è stata una delle candidate a sostituire Christine Lagarde alla guida del Fondo monetario internazionale, ma l’ha spuntata la bulgara Kristalina Georgieva. Nel 2020 ha corso per diventare presidente dell’Euro-gruppo, ma è stata battuta dall’irlandese Paschal Donohoe.
Con la sua nomina alla Bei, si consolida al vertice delle istituzioni europee la presenza di donne, che sono riuscite a conciliare la carriera con il ruolo di madre: Calviño ha quattro figli, Ursula von der Leyen (Commissione Ue) sette e Christine Lagarde (Bce) due.
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08 dic 2023
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