Boeing, i 737 Max 9 restano a terra: «Torneranno a volare quando saremo certi della sicurezza». Voli cancellati

Boeing, i 737 Max 9 restano a terra: «Torneranno a volare quando saremo certi della  sicurezza». Voli cancellati Boeing, i 737 Max 9 restano a terra: «Torneranno a volare quando saremo certi della  sicurezza». Voli cancellati

Il ritorno in volo dei 171 Boeing 737 Max 9 — fermati dopo la perdita di un pannello dalla fusoliera di un velivolo di Alaska Airlines — richiederà più tempo del previsto e questo porterà alla cancellazione di centinaia di voli ogni giorno. La Federal Aviation Administration — l’ente federale Usa dell’aviazione — fa sapere che quel modello di aereo «rimarrà a terra fino a quando non avremo accertato la loro sicurezza». Non è al momento chiaro perché le autorità statunitensi abbiano deciso di dedicare più tempo alle ispezioni — inizialmente stimate in 4-8 ore per velivolo —, ma da quanto filtra gli investigatori e gli esperti non avrebbero ancora capito bene le cause del distacco.

La ricerca del pannello

A non aiutare è anche il fatto che il pannello saltato dal Boeing di Alaska Airlines — utilizzato nei 737 Max 9 per «tappare» il buco della fusoliera dove su richiesta viene installata una porta di emergenza — non è stato ancora ritrovato. Le forze dell’ordine hanno fatto un appello alla popolazione chiedendo di dare una mano nelle ricerche e circoscrivendo l’area a ovest della periferia di Portland. Proprio dalla città dell’Oregon era decollato il velivolo che poi è dovuto rientrare dopo 19 minuti per riportare in salvo i passeggeri (171) e i membri dell’equipaggio (6) dopo lo squarcio in cabina.

L’incidente

La depressurizzazione improvvisa ha portato anche alla perdita di alcune parti del sedile 26A, quello subito a ridosso del pannello staccato. L’assenza di un passeggero seduto in quel momento, la quota relativamente bassa (circa 5 mila metri) e il fatto che le persone a bordo avessero ancora le cinture allacciate, pochi minuti dopo il decollo, ha scongiurato il peggio. Ma l’incidente, secondo gli addetti ai lavori, sarà destinato ad alzare il livello di attenzione nei confronti di Boeing soprattutto per quanto riguarda anche l’iter di certificazione di altri tre esemplari: il 737 Max 7, il 737 Max 10 e il gigante 777X.

I voli cancellati

Il fermo dei Max 9 ha già causato decine di voli cancellati e che erano stati programmati dai vettori — soprattutto americani — proprio con quella variante di velivolo. Secondo i dati di FlightAware — aggiornati alle 21 ora italiana di domenica 7 gennaio — United Airlines ha cancellato 246 voli (il 9% di tutti quelli programmati), la maggior parte per colpa della messa a terra del 737 Max 9. Alaska ne ha annullati altri 163, il 21% di quelli previsti (anche in questo caso soprattutto per lo stop al velivolo). Ma cancellazioni si registrano anche in Copa Airlines (55), Aeroméxico (52). Non sembrano al momento coinvolte le aviolinee europee, asiatiche e del Medio Oriente. Analizzando le specifiche tecniche dei velivoli Max Kingsley-Jones, della società Cirium Ascend Consultancy, spiega che le ispezioni dovrebbero riguardare Aeroméxico, Alaska Airlines, Turkish Airlines e United Airlines.

Chi realizza la fusoliera

Tecnicamente la fusoliera del 737 Max viene realizzata da una società esterna a Boeing — Spirit AeroSystems, con sede nel Kansas — che si è separata dal colosso americano dell’aerospazio nel 2005. La stessa Spirit si occupa poi di inserire il pannello che a riempire la fessura creata. Quella parte viene prevista su tutte le fusoliere del Max 9 perché in alcune particolari configurazioni — come quelle richieste dalle low cost, con più sedili a bordo — serve per installare la porta di uscita subito dopo le ali e poco prima del portellone in coda. Nei velivoli con meno di 189 sedili — come quelli di Alaska Airlines — queste porte vengono «tappate» appunto con il pannello.

Le indagini

«Esamineremo il sistema di pressurizzazione dell’aereo, esamineremo la porta, le cerniere», ha detto in conferenza stampa Jennifer Homendy, presidente dell’NTSB (l’ente che indaga sugli incidenti ai trasporti negli Usa). E poi si è chiesta: «Sospettiamo che ci sia un problema di progettazione generale con questo aereo basandoci sugli incidenti precedenti che hanno coinvolto il Boeing Max? In questo momento, no». Ma questo «al momento» e la frase della FAA da molti giudicata bizzarra stanno ponendo diversi interrogativi tra gli esperti.

Il nuovo fermo di Alaska

Tutte le aviolinee con quella particolare dovranno ispezionare così il pannello e accertarsi che non ci siano segni particolari. Ma prima di tornare a volare serve il via libera della FAA. La nota dell’ente federale dell’aviazione Usa spiega anche perché Alaska Airlines ha nuovamente messo a terra tutti i suoi Max 9: potrebbero essere necessari ulteriori interventi di manutenzione per garantire che non si ripeta un’altra esplosione in volo. La compagnia aveva infatti rimesso in servizio già sabato, il giorno dopo l’incidente, 18 dei suoi 65 Max 9 dopo averli ispezionati.

lberberi@corriere.it

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