Arriva il quarto emendamento annunciato dal governo sulla manovra. La proposta di modifica rimodula i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto prevedendo una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi di euro (su un totale di circa 11,6 miliardi dal 2024 al 2032). Le risorse risparmiate dallo Stato saranno recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.
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Le informative al Cipess
L’emendamento prevede che «gli accordi per la coesione da stipulare tra la Regione Sicilia e Calabria con il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr danno evidenza degli importi annuali a destinazione delle risorse alla realizzazione dell’intervento, a concorrenza integrale degli importi annuali individuati». Entro il 30 giugno di ogni anno, e fino all’entrata in esercizio dell’opera, «il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti presenta informativa al Cipess sulle iniziative intraprese ai fini del reperimento di ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell’opera. Con apposite delibere, su proposta del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle finanze, il Cipess attesta la sussistenza delle ulteriori risorse», determinando «la corrispondente riduzione in via prioritaria dell’autorizzazione di spesa e la relativa articolazione annuale».
Cos’è il Fondo per lo sviluppo e la coesione
Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), congiuntamente ai Fondi strutturali europei, è il principale strumento finanziario attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. La gestione del fondo è attribuita al presidente del Consiglio dei ministri, che si avvale dell’istituzione di un Dipartimento per lo sviluppo e la coesione (Dpcoe). Il Fsc ha carattere pluriennale e il suo scopo è stanziare risorse per progetti strategici per il riequilibrio economico e sociale del Paese, sia di carattere infrastrutturale che immateriale, che abbiano rilevanza nazionale, interregionale e regionale, dando unità programmatica e finanziaria.
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12 dic 2023
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