Ponte sullo Stretto, la protesta degli ambientalisti: «Bloccherebbe le migrazioni di cicogne e rapaci»

Ponte sullo Stretto, la protesta degli ambientalisti: «Bloccherebbe le migrazioni di cicogne e rapaci»  Ponte sullo Stretto, la protesta degli ambientalisti: «Bloccherebbe le migrazioni di cicogne e rapaci» Lo Stretto di Messina

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina fa rischiare all’Italia due procedure d’infrazione comunitarie. A lanciare l’allarme è il Wwf, sottolineando che una sanzione potrebbe arrivare per «una per violazione della Direttiva Appalti, per aver assegnato senza gara un’opera il cui costo eccede più del 50% del valore del contratto iniziale». Mentre la seconda potrebbe avere come oggetto «la violazione della Direttiva Habitat e Uccelli per l’incidenza negativa che il progetto avrebbe su una delle aree più importanti per la sosta e il transito degli uccelli migratori», dal momento che lo Stretto ospita due zone di protezione speciale (Zps) tutelate dall’Europa: la Costa Viola (Calabria), i Monti Peloritani-Dorsale Curcuraci-Antennamare (Sicilia) e Area Marina dello Stretto.

La protesta del Wwf

Sabato 2 dicembre a Messina ci sarà una manifestazione contro il ponte intitolata «Lo Stretto Non si Tocca», indetta da associazioni e comitati locali alla quale hanno aderito più di 60 tra associazioni, comitati, sindacati, soggetti collettivi nazionali e locali tra cui lo stesso Wwf. «Resta un mistero — sottolinea l’associazione ambientalista — come si possa giustificare il costo dell’opera, considerato che non si conosce ad oggi il Piano Economico Finanziario del ponte che ne dimostri la sostenibilità e la redditività».

La replica della società Stretto di Messina

«L’Italia non rischia alcuna procedura di infrazione europea per la realizzazione del ponte», replica l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, interpellato dall’Adnkronos in merito alle affermazioni del Wwf. «Il rispetto dell’articolo 72 della direttiva Ue appalti riguardante il limite del 50% della crescita del costo – spiega Ciucci – è espressamente richiamato dal decreto-legge 35 “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria” che ha riattivato il progetto. Come risulterà nell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario, in corso, le disposizioni saranno rispettate». Per l’ipotesi di violazione della direttiva Habitat e Uccelli, Ciucci aggiunge: «Stiamo aggiornando lo studio di incidenza ambientale al fine di adempiere al quadro normativo comunitario e nazionale».

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