Elezioni regionali e comunali 2024, la guida: come si vota, orari e che valore politico hanno a livello nazionale

diClaudio Bozza

L'8 e 9 giugno si voterà anche in 3.716 Comuni per le Amministrative. Lo scontro a tre per Firenze (e i rischi per il Pd). A bari il M5S corre da solo, per vincere

Non solo Europee,

Da in alto a sinistra, in senso orario. I candidati di Firenze: Sara Funaro (Pd), Eike Schmidt (centrodestra) e Stefania Saccardi (Al centro). A Bari: Michele Laforgia (M5S), Vito Leccese (Pd) e Fabio Romito (centrodestra). A Cagliari: Alessandra Zedda (centrodestra) e Massimo Zedda (Campo largo)

Le elezioni amministrative 2024 coinvolgono 3.716 Comuni. I seggi saranno aperti sabato 8 giugno (dalle 15 alle 23) e domenica 9 giugno (dalle 7 alle 23), in concomitanza con le elezioni europee, mentre eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e 24 giugno. Possono votare alle comunali tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali maggiorenni alla data del voto, ma anche i cittadini di uno Stato membro dell'Ue residenti nel Comune purché abbiano presentato istanza al sindaco entro 40 giorni dal voto. Il voto dei fuorisede, invece, è possibile solo per le Europee. Qui la guida ai documenti da portare al seggio.

Comunali: dove si vota

Non solo Europee. L’8 e 9 giugno sono chiamati al voto anche i cittadini di 3.716 Comuni, che dovranno eleggere sindaco e nuovo Consiglio comunale.
Urne aperte in 29 Comuni capoluogo: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara Potenza, Prato, Reggio nell’Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. 

Le partite nazionali

Ma le sfide con un valore politico nazionale si giocheranno a Firenze, Bari e Cagliari. A Firenze, la partita desta più di una preoccupazione per il Pd, che tra una scissione interna e lo scontro con Matteo Renzi ha ristretto molto il proprio bacino di riferimento. Dopo oltre 10 anni di governo Nardella, il duello per Palazzo Vecchio sarà tra l’assessora uscente dem Sara Funaro e Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi e oggi al vertice (in aspettativa), appoggiato come «civico» da tutto il centrodestra. C’è però una «terza incomoda» piuttosto pesante a livello di consensi: Stefania Saccardi, vicegovernatrice della Toscana e aspirante sindaca per i renziani. Un quadro politico piuttosto frammentato, che, a meno di colpi di scena, dovrebbe condurre al ballottaggio. E se per il Pd, in una delle poche «capitali rosse» rimaste, dovesse arrivare una sconfitta, per la segretaria Schlein diventerebbe dura rimanere al proprio posto.

C’è poi il caso di Bari, non si è ancora spenta l’eco per l’inchiesta sui voti di scambio, che ha offuscato il finale del secondo mandato del dem Antonio Decaro, oggi in corsa per Bruxelles. Per la corsa a sindaco ci sono 5 candidati: Michele Laforgia (M5S), Vito Leccese (Pd, Verdi e Azione), Fabio Romito (centrodestra unito), Sabino Mangano (ex del Movimento), Nicola Sciacovelli (liste sovraniste). Il Pd reggerà a questo terremoto, dopo aver incassato per due mandati percentuali bulgare, o dovrà soccombere al candidato del M5S o del centrodestra?

A Cagliari, dopo la sconfitta a sorpresa del centrodestra alle ultime Regionali, ci sono 5 candidati sindaco. E il duello chiave sarà «Zedda contro Zedda». Alessandra Zedda, ex vicegovernatrice, è appoggiata da FdI, Lega e Forza Italia. E poi c’è l’ex primo cittadino Massimo Zedda, che tenterà di riconquistare la città sostenuto dal Campo largo di Pd, M5S e altre liste.

Come si vota nei Comuni

Il sistema elettorale delle comunali varia in base al numero di abitanti del comune. Nei Comuni con più di 15mila abitanti, la scheda elettorale si può compilare in tre modi diversi: si può tracciare un segno sul simbolo di una lista (e così la preferenza va sia alla lista stessa che al candidato sindaco ad essa collegato); si può mettere un segno sul nome del candidato sindaco; si può optare per il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare anche fino a due preferenze (purché di sesso diverso, altrimenti la seconda viene annullata). 

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti, invece, vince chi che prende più voti al primo turno. Se c'è un solo candidato sindaco, viene eletto soltanto se ha avuto il voto di almeno il 40% della popolazione. Non è possibile il voto disgiunto: tutti i voti espressi per un candidato sindaco vanno alla lista a lui collegata. Nei comuni con meno di 5 mila abitanti, si può esprimere una preferenza, mentre in quelli fra 5 mila e 15 mila se ne possono esprimere fino a due (rispettando l’alternanza di genere).

Come si vota alle Regionali

Per le regionali in Piemonte, potete consultare la guida di Corriere Torino, con la spiegazione della legge elettorale e le indicazioni sugli orari dei seggi.

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7 giugno 2024

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