Finanziamenti «leciti» o «illeciti» a Toti? Lunedì i pm riascolteranno i verbali dell'interrogatorio di Roberto Spinelli
Per gli inquirenti fa fede il dialogo trascritto. Intanto, Giorgio Carozzi, componente del comitato portuale (per il Comune,) avrebbe confermato ai pm le presunte pressioni subite per il sì alla concessione agli Spinelli
Finanziamenti «leciti» o «illeciti»? I pm di Genova, che indagano sul presunto sistema di corruzione che ha portato all'arresto di Giovanni Toti, riascolteranno, forse già da lunedì, il file della registrazione dell'interrogatorio di Roberto Spinelli, figlio di Aldo, e in particolare le parole trascritte come «finanziamenti illeciti». Lo stesso figlio dell'imprenditore, con una comunicazione dei legali di venerdì ha sostenuto di aver detto invece «finanziamenti leciti».
Per gli inquirenti allo stato fa fede la trascrizione effettuata e, comunque, da quanto chiarito, questo aspetto non cambia il quadro per l'imputazione di corruzione anche a carico del governatore, per come delineata. L'accusa, infatti, è costruita su versamenti, anche se tracciati, al Comitato di Toti in cambio dei quali il presidente della Regione avrebbe messo a disposizione la sua funzione, nell'ipotesi accusatoria, a favore del gruppo Spinelli.
Chiaramente il quadro potrebbe cambiare se emergessero anche finanziamenti illeciti, ossia non documentati, ma questo non rientra nelle imputazioni che hanno portato alla misura cautelare. Allo stato, comunque, è stato ribadito, fa fede la trascrizione e se il riascolto dovesse confermarla certamente Roberto Spinelli potrebbe precisare che non intendeva dire «illeciti», ma che si è trattato di un errore o di una sorta di lapsus.
Intanto, fino a lunedì alle 23.59 gli indagati, Toti compreso, avranno tempo per presentare ricorso al Riesame sulle misure cautelari. Allo stato risulta aver presentato appello al Riesame solo Mauro Vianello a cui il 7 maggio è stata applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale.
Al momento in Procura o al gip non sono arrivate richieste da parte dei legali di Aldo Spinelli o di un accertamento sulle sue condizioni psicofisiche, anche se la stessa difesa sta lavorando ad una propria consulenza affidata ad un esperto. E i pm stanno verificando se in passato per il patron del gruppo della logistica portuale fosse stato richiesto dai familiari un amministratore di sostegno, tema a cui aveva accennato il figlio nell'interrogatorio. Intanto, Giorgio Carozzi, componente del comitato portuale in rappresentanza del Comune, avrebbe confermato pm le presunte pressioni subite per votare a favore della concessione agli Spinelli.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere sentito anche Andrea La Mattina, che nel board rappresentava la Regione, anche lui inizialmente contrario alla proroga trentennale e che poi votò a favore. La prossima settimana, dunque, proseguiranno le audizioni di testimoni in Procura e potrebbe essere convocato anche il sindaco di Genova Marco Bucci.