Elezioni in Francia, la campagna che fa discutere: «La polizia vota a destra»

diAlessandra Coppola

Uno studio di aprile sulle intenzioni di voto di poliziotti, soldati e ufficiali francesi indicava che il 58% a giugno avrebbe votato Rn (ma anche Reconquete, Patriotes, Upr)

DALLA NOSTRA INVIATA
PARIGI - 
La polizia vota a destra? Così diceva un discusso manifesto elettorale del Rassemblement National per le europee: «Je suis gendarme, je vote Bardella», a caratteri cubitali sulla nuca rasata di un ragazzo in divisa. Ora i gendarmi sono inquadrati come forza armata, benché alle dipendenze del ministro dell’Interno, e il generale Christian Rodriguez ha subito serrato le fila: «Sembra che ignorate che lo status militare vieta questo genere di messaggi: inammissibile…». Ma il bersaglio era chiaro e non è caduto nel nulla.

Uno studio di aprile sulle intenzioni di voto di poliziotti, soldati e ufficiali francesi indicava che il 58 per cento a giugno avrebbe votato per la destra più radicale, non solo Rn, ma anche Reconquete, Patriotes, Upr, con un estremismo via via decrescente a salire le gerarchie.

La simpatia reciproca tra questo colore politico e le divise nell’Esagono non è un mistero. Il Rassemblement ne fa un punto d’onore del programma: «Sostegno alle forze dell’ordine», agitando la paura che il nemico della sinistra indomita Jean-Luc Mélenchon voglia invece «disarmare la polizia».

Agenti e funzionari ricambiano con un impegno concreto. Il commissario Matthieu Valet, già portavoce di uno dei sindacati degli agenti, è appena stato eletto eurodeputato per Rn; assieme al prefetto già direttore di Frontex, Fabrice Leggeri. Alle politiche, Libération conta un poliziotto eletto al primo giro in una delle circoscrizioni Nord e altri tre in testa al secondo turno di oggi.

Gli organismi di rappresentanza ribadiscono di essere «apolitici», ma tra gli altri il sindacato Alliance Police si distingue per far appello a chi «scende a patti» con gli «odiosi», riferendosi alla France Insoumise: «Scegliere l’onore piuttosto che la mancanza di spina dorsale».

Nella nuova campagna elettorale, dopo lo scioglimento del Parlamento, è tutto il blocco della sinistra del Nuovo Fronte Popolare a essere preso di mira, attraverso siti e pubblicazioni considerati limitrofi agli agenti, con accuse di favorire jihadisti e clandestini. «Credo che la polizia nazionale sia assolutamente pronta ad accogliere l’estrema destra al potere — dice un funzionario della prefettura ancora a Libé tutti i tratti distintivi della retorica del Rn sono già nelle conversazioni tra poliziotti: la perdita di valori tradizionali, la corruzione, l’immigrazione, l’assistenzialismo, la virilità, la cultura woke», l’ossessione del politicamente corretto associato alla sinistra.

Che cosa succederà in caso di governo Bardella, e dunque di un ministero dell’Interno controllato dal Rassemblement? Il primo segnale potrebbe essere ai vertici: tanto il direttore generale della polizia, Frederic Veaux, quanto quello della gendarmeria, Rodiguez, vanno in pensione a fine estate, subito dopo i Giochi Olimpici. Se Rn volesse far pressioni e suggerire delle nomine più prossime, non avrebbe che l’imbarazzo della scelta. 

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6 luglio 2024 ( modifica il 6 luglio 2024 | 22:50)

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