«Biden sta frenando chi chiede la linea dura. A Gaza bisogna insistere per arrivare ai due Stati»

di Giuseppe Sarcina

Il politologo Charles Kupchan: �Una risposta dopo gli attacchi era necessaria, ma colpire l’Iran significherebbe radicalizzare tutta la regione�

«Biden sta frenando chi chiede la linea dura. A Gaza bisogna insistere per arrivare ai due Stati»

Joe Biden e Jill Biden al rientro delle salme dei tre soldati uccisi durante un attacco a una base Usa in Giordania (Dietsch/Getty Images via Afp)

La reazione americana era �inevitabile e necessaria�. Charles Kupchan, gi� consigliere di Barack Obama e docente di Relazioni internazionali alla Georgetown University di Washington, resta per� convinto che �gli Stati Uniti non devono colpire direttamente Teheran�.

I bombardamenti americani in Iraq e in Siria possono innescare un’escalation nell’intero Medio Oriente.
�Nelle ultime settimane le milizie fiancheggiate dall’Iran che operano in Siria e in Iraq hanno portato a termine una serie di provocazioni contro le basi americane, fino ad arrivare all’uccisione di tre soldati. Biden aveva schierato una portaerei al largo delle coste israeliane con un avvertimento rivolto all’Iran e ai suoi sodali, gli Hezbollah e poi gli Houthi: se colpite i nostri militari, ne pagherete le conseguenze. Dopo quello che � successo, non poteva voltarsi dall’altra parte. La reazione era necessaria e inevitabile�.

Un segnale di forza, ma con molti rischi, non trova?
�Il presidente americano ha deciso saggiamente di non colpire direttamente l’Iran e in questo modo ha limitato drasticamente il rischio di un allargamento del conflitto, resistendo anche alle pressioni interne provenienti dai repubblicani�.

Negli Stati Uniti quanto sta crescendo la linea dura nei confronti di Teheran?
�Parecchio. E non solo tra i repubblicani. Prende quota l’opinione che sia venuto il momento di aggredire Teheran. La tesi � questa: gli ayatollah appoggiano Hamas, fomentano gli Hezbollah e le incursioni degli Houthi nel Mar Rosso; adesso alimentano anche le azioni dei miliziani in Siria e in Iraq contro le notre truppe.Che cosa stiamo aspettando? � venuto il momento di schiacciare la testa del serpente�.

Vorrebbe dire far divampare la guerra in tutto il Medio Oriente.
�Chiaro. E per questo penso che Biden abbia fatto bene a circoscrivere la reazione armata. Teniamo conto che colpire l’Iran significherebbe radicalizzare tutta la regione. I sondaggi gi� adesso mostrano quanto siano surriscaldati gli umori dell’opinione pubblica anche nei Paesi pi� conservatori, come in Giordania, in Arabia Saudita, in Egitto. Sempre pi� persone attribuiscono agli Stati Uniti una responsabilit� diretta nel modo in cui Netanyahu sta conducendo l’offensiva militare a Gaza�.

Biden potrebbe fare di pi� per frenare il premier israeliano? � una richiesta che sembra largamente diffusa, come abbiamo visto con la lettera firmata da 800 funzionari americani ed europei.
�� il tema del giorno negli Stati Uniti, voglio dire in tutto il Paese, non solo nel Congresso o alla Casa Bianca. Sicuramente Biden dovrebbe continuare a insistere perch� gli israeliani limitino al massimo le perdite di vite tra i civili di Gaza. E quella lettera si inserisce in un coro di critiche che � iniziato fin dall’attentato di Hamas, lo scorso 7 ottobre�.

C’� anche un problema di prospettiva. Netanyahu continua a negare ai Palestinesi il diritto di avere uno Stato.
�Questo � il punto decisivo. Tanto che negli ultimi giorni sia il governo americano sia quelli europei stanno premendo perch� si arrivi alla soluzione dei due popoli e due Stati. Lo fanno con una convinzione che non si era mai vista negli ultimi anni�.

� uno scenario plausibile?
�Sar� difficile far accettare a Israele l’idea di non poter controllare direttamente la sicurezza a Gaza. Tuttavia il primo passo dovrebbe essere una lunga tregua e la liberazione dei prigionieri. � assai probabile che, esaurito il cessate il fuoco, il governo di Netanyahu deciderebbe di riprendere comunque l’offensiva. Ma potrebbe agire con interventi mirati, chirurgici. A quel punto potrebbe iniziare la trattativa politica�.


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3 febbraio 2024 (modifica il 3 febbraio 2024 | 22:38)

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