Regionali in Sardegna: come si vota, chi sono i candidati: la guida completa al voto

di Renato Benedetto

Come si vota durante le elezioni regionali in Sardegna e qual � il motivo del voto: dal nuovo presidente della Regione al rinnovo del consiglio regionale, cosa sapere

Elezioni Regionali in Sardegna 2024, come si vota, perché, i candidati: la guida completa alle regionali

Domenica 25 febbraio si vota per le elezioni regionali in Sardegna: i seggi aprono alle 6.30 e, dopo le operazioni preliminari, si pu� votare fino alle 22.00. Lo spoglio inizier� alle 7 di luned�. Quella per i presidenti di Regione � un’elezione diretta a turno unico: vince il candidato che prende pi� voti.

Si vota in un solo giorno, domenica. Quattro i candidati. Poco pi� di 1,3 milioni gli elettori. Ma sono molti di pi� gli occhi puntati sulle regionali sarde, ben al di l� dei confini dell’isola: � il primo appuntamento di questa stagione elettorale che, passando per Abruzzo (10 marzo) e Basilicata (21-22 aprile), avr� il suo piatto forte con le Europee di giugno. Un test per i leader e per i partiti, quindi. A cominciare da Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Con una doppia sfida: la competizione � anche interna, tra alleati/concorrenti. A questo appuntamento elettorale le coalizioni arrivano attraversate dalle tensioni. Ecco la posta in gioco.

Il centrodestra

Questo voto non sar� soltanto, per i partiti di centrodestra, l’occasione per pesarsi e vedere i rapporti di forza tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia (alle elezioni Politiche, un anno e 5 mesi fa, in Sardegna FdI, con il 23,6%, aveva staccato FI, 8,6%, e Lega, 6,3%). La vittoria del centrodestra � fondamentale per Giorgia Meloni: il candidato, Paolo Truzzu, � il suo candidato. � di Fratelli d’Italia ed � stato scelto dopo un lungo braccio di ferro con la Lega di Matteo Salvini , che puntava a confermare Christian Solinas. Una sconfitta, quindi, la pagherebbe la leader di FdI, pi� che il resto della coalizione. Anzi, i retroscena raccontano che tra i leghisti e i sostenitori di Solinas (Partito Sardo d’Azione) c’� chi sia tentato dall’idea di sabotare Truzzu. Tensioni che si vanno a incrociare con le altre battaglie tra i partiti della maggioranza, dalle candidature alle prossime comunali e regionali - il partito di Meloni ha pochi sindaci e governatori, rispetto al suo peso elettorale, e ne vorrebbe di pi� - fino allo scontro sul terzo mandato. Per Forza Italia, poi, il voto ha un significato particolare: � il primo dopo il congresso che ha eletto Antonio Tajani segretario dell’era post-Berlusconiana.

Il centrosinistra

Anche per Elly Schlein � un test importante. La segretaria del Pd ha sacrificato le primarie sull’altare dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle, convergendo su Alessandra Todde. Ma questo ha spaccato il centrosinistra, con il Terzo polo (e Rifondazione comunista) a sostegno di Renato Soru (da tenere d’occhio il suo risultato). E ha creato malumori, tanti, nel Pd. Anche perch� la scelta di puntare tutto sull’asse con il Movimento riguarda anche altre elezioni locali. E, per l’area �riformista� che fa capo a Bonaccini, non solo: alla Schlein viene rimproverata una linea troppo schiacciata sui 5 Stelle , dalla politica interna a quella estera. Dall’altro lato, la segretaria ha pi� volte sottolineato che senza alleanze non si vince. Se l’intesa con Conte pagher�, Schlein potr� rivendicare il risultato. Un tonfo, al contrario, sarebbe imputato alla sua gestione. La segretaria si presenterebbe pi� debole alle europee, dove gi� la minoranza l’aspetta al varco. Conte, poi, � un alleato, s�, ma anche un concorrente: il gioco dei confronti sar� inevitabile. La Sardegna � storicamente una delle regioni pi� amiche del Movimento, che alle ultime politiche ha preso il 21,8%, contro il 18,7 dem.

I candidati

Alessandra Todde � la candidata dell’asse M5S-Pd. Deputata cinquestelle, 55 anni, di Nuoro, laurea in Ingegneria informatica, imprenditrice e manager nel campo dell’energia e del digitale, � stata ad di Olidata, carica che ha lasciato per candidarsi, nel 2018, con il M5S senza essere eletta. Gi� viceministra dello Sviluppo economico nel governo Draghi, entra alla Camera nel 2022. Oltre ai 5 Stelle, al cui simbolo si aggiunge quello dell’indipendentista A Innantis, e al Pd la sostengono altre otto liste: Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura, Psi-Sardi in Europa, Fortza Paris, Orizzonte Comune e Demos.

Paolo Truzzu � il frontman del centrodestra. Sindaco di Cagliari, la sua citt�, 51 anni, di Fratelli d’Italia, Laureato in Scienze Politiche, ha lavorato come docente di informatica, rilevatore statistico e istruttore amministrativo contabile al Comune di Cagliari e in Regione. Eletto nel 2014 in consiglio regionale, confermato nel 2019, nello stesso anno ha vinto al primo turno le Comunali di Cagliari. Con lui nove liste: FdI, FI, Lega, Psd’Az, Riformatori sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Udc, Alleanza Sardegna-Pli e la Dc di Rotondi.

Renato Soru Guida la �Coalizione sarda�, che unisce civici, Terzo polo e Rifondazione comunista. Nato a Sanluri 66 anni fa, imprenditore, laurea alla Bocconi, dopo una carriera nella finanza � tornato in Sardegna e ha fondato Tiscali. Gi� eletto alla presidenza della Regione nel 2004, con il centrosinistra, prov� il bis nel 2009, sconfitto da Cappellacci (FI). Tra i fondatori del Pd, � stato europarlamentare. Adesso ci riprova per la terza volta, contro i dem, con la sua �Rivoluzione gentile�, sostenuto da cinque liste: Azione-+Europa-Upc, Progetto Sardegna, Liberu, Vota Sardigna e Rifondazione comunista.

Lucia Chessa L’outsider. Nata a Bitti (Nuoro) il 9 luglio 1960, laurea in Lettere moderne, insegna italiano e storia in un istituto tecnico di Siniscola (Nuoro). Ex sindaca di Austis (2005-2015), nel 2014 candidata al consiglio regionale nella lista Pd, ma senza successo. Ora ritenta da aspirante presidente con Sardigna R-esiste.

Vince chi prende pi� voti

Si vota per eleggere il presidente e il consiglio regionale. L’elezione � diretta, a turno unico: diventa governatore il candidato che prende pi� voti, ne basta uno pi� degli altri, anche sotto la soglia del 50%. A garantire al vincitore la maggioranza in consiglio regionale, poi, sar� un (sostanzioso) premio: se il presidente eletto prende pi� del 40% dei voti, alle liste collegate andr� il 60% dei seggi in consiglio; se il neo-governatore ottiene tra il 25 e il 40%, avr� il 55% dei seggi; nessun premio sotto il 25%. Tra i 60 consiglieri, � assicurato il posto al secondo classificato tra i candidati presidente. La legge elettorale prevede anche una soglia di sbarramento per entrare in consiglio: almeno il 10% per le coalizioni, il 5% per le liste che corrono da sole (nel 2014 Michela Murgia, terza, rest� fuori nonostante 70 mila voti e il 10% delle preferenze personali: le liste collegate si fermarono sotto il 7%).

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Come si vota

Sulla scheda - di colore verde - � possibile: votare solo per un candidato presidente; votare per una lista, in questo caso il voto si estende automaticamente anche al candidato presidente collegato; tracciare una X sia sul nome del candidato presidente sia sul simbolo della lista. � a mmesso anche il voto disgiunto: si pu� scegliere, cio�, una lista e, insieme, un candidato presidente non collegato a quella lista o coalizione. Si possono esprimere fino a due preferenze, scrivendo i nomi dei candidati per il consiglio. Attenzione alla preferenza di genere: se si opta per due, devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda scelta. Per votare, come sempre, al seggio bisogna ricordare di portare la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.

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24 febbraio 2024 (modifica il 24 febbraio 2024 | 20:37)

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