Da Firenze alla Sardegna, Schlein fa calare il sipario sulle primarie del Pd(che l’hanno incoronata)

di Tommaso Labate

Niente gazebo (per ora) neanche in Piemonte o a Bari

Da Firenze alla Sardegna, Schlein fa calare il sipario sulle primarie del Pd (che l’hanno incoronata)

�Non ci hanno visto arrivare�, disse Elly Schlein la sera delle primarie pi� clamorose della storia del Pd, al termine di quella giornata del febbraio 2022 che le aveva consentito di ribaltare il primo round tra gli iscritti, di rovesciare ogni pronostico sul congresso e di battere il favorito per la segreteria, Stefano Bonaccini. Ventuno mesi dopo, di quelle stesse primarie che benedirono l’ascesa della segretaria, qualcuno potrebbe dire che non le ha viste andare via.

Sparito in un nonnulla, senza neanche la dignit� di una mezza lite nell’assemblea nazionale, in direzione e nemmeno tra le quattro mura dell’esecutivo, quello che un tempo era lo strumento cardine per la selezione di qualsiasi tipo di concorrente a qualsiasi tipo di carica sotto le insegne del Pd — una tornata leggendaria, prima delle elezioni del 2012, venne imbastita in fretta e furia tra Natale e Capodanno per scegliere al freddo e al gelo i candidati da mettere nelle liste bloccate delle Politiche finisce sotterrato dagli accordi a livello locale e scartato ovunque per la scelta dei candidati alle amministrative dell’anno prossimo.

C’era una volta il vecchio articolo 18 dello Statuto del Pd, che vive lo stesso destino dell’omonimo dello Statuto dei lavoratori, secondo cui i candidati alle cariche monocratiche (sindaci, presidenti di Provincia e di Regione) dovevano �in ogni caso� essere scelti �attraverso il metodo delle primarie�. C’era e non c’� pi�. A Firenze, le primarie per la scelta del candidato sindaco, appuntamento che un tempo aveva scritto la storia contemporanea dell’Italia degli anni successivi (part� da l�, nel 2009, l’ascesa di Matteo Renzi), non ci sono state: il partito s’� risparmiato carte, penne e calamai, e ha candidato l’assessora uscente al Welfare Sara Funaro. Niente gazebo neanche in Sardegna, dove il Pd ha scelto di sostenere la corsa della pentastellata Alessandra Todde alla presidenza della Regione. E nemmeno in Abruzzo, dove l’intesa di coalizione ha premiato la nomination di un candidato civico, l’ex rettore dell’Universit� di Teramo Luciano D’Amico. Non s’intravedono convocazioni di elettori e simpatizzanti, al momento, nemmeno a Bari o a Cagliari o a Livorno, anche se in quest’ultima citt�, a differenza delle altre tre, c’� comunque il primo cittadino uscente che preme per la riconferma. E dove si intravedevano, come per il Piemonte, adesso non si intravedono pi�.

�Come se Mario Draghi accantonasse l’euro�, maramaldeggiano a microfoni spenti nella minoranza interna del Pd, segnalando con questo paradosso la singolare circostanza di una segretaria arrivata ai vertici del partito con le primarie e che, proprio sulle primarie, fa calare il sipario. E cos�, la cara, vecchia �grande giornata democratica�, cos� salutata dai candidati che volta in volta venivano premiati dal risultato finale, finisce mestamente per essere derubricata a �strumento valido�, come ha spiegato ieri Schlein. �Uno strumento valido� che per� �dipende dal contesto locale�, ha aggiunto. �In alcuni territori si fanno le primarie, in altri la coalizione trova un accordo�. Accordo che, per�, non c’� ancora a Firenze, men che meno in Piemonte o in Puglia; in Sardegna va anche peggio, visto che l’assenza di primarie rischia di promuovere la candidatura di Renato Soru. Certo, al Nazareno confidano su precedenti abbastanza recenti che fanno ben sperare. A Verona e Vicenza, Damiano Tommaso e Giacomo Possamai hanno conquistato la nomination senza primarie e poi hanno vinto a sorpresa le elezioni. Ai fan di banchetti e gazebo, che con l’elezione di Schlein avevano toccato la loro vetta massima, addirittura col piacere di aver ribaltato il voto tra gli iscritti, non resta che l’amaro in bocca. Si spengono le luci, tacciono le voci. Uno �strumento valido�. E nulla pi�.

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7 dicembre 2023 (modifica il 7 dicembre 2023 | 07:34)

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