Minorenni e donne, non miliziani di Hamas: chi sono i detenuti palestinesi che saranno scambiati con gli ostaggi israeliani

di Lorenzo Cremonesi

Le carceri israeliane detengono 4.764 palestinesi per motivi definiti �di sicurezza�, di cui 176 residenti nella Striscia di Gaza. Una volta i palestinesi dei territori occupati potevano muoversi quasi liberamente senza particolari problemi

Minorenni e donne, non miliziani di Hamas: chi sono i detenuti palestinesi che saranno scambiati con gli ostaggi israeliani

DAL NOSTRO INVIATO
ASHKELON - Difficile non trovare un palestinese di Cisgiordania e Gaza che a un certo punto della sua vita non sia stato interrogato, fermato, messo temporaneamente in carcere, o addirittura detenuto a lungo in cella. Si calcola che almeno 4 su 10 siano stati dietro le sbarre delle 19 prigioni sparse nel Paese. Dal 2005, quando l’allora premier Ariel Sharon volle il ritiro da Gaza e lo smantellamento delle colonie ebraiche locali, � cresciuto in proporzione il numero dei detenuti originari della Cisgiordania per il semplice fatto che i residenti della Striscia hanno molte pi� limitazioni a recarsi nei territori dello Stato ebraico. Oggi i primi a venire scambiati con gli ostaggi tenuti da Hamas potrebbero essere alcuni dei circa 170 minorenni e una trentina di donne (il loro numero varia a seconda delle fonti tra 31 e 33) detenuti.

In carcere

Secondo l’organizzazione arabo-ebraica B’Tselem, che monitora la situazione umanitaria nei territori occupati da Israele sin dai tempi della guerra del giugno 1967, al momento le carceri israeliane detengono 4.764 palestinesi (il dato risale a fine settembre 2023) per motivi definiti �di sicurezza� (Bitachon), di cui 176 residenti nella Striscia di Gaza. � da tenere presente che nelle ultime settimane oltre mille palestinesi sarebbero stati catturati attorno a Gaza, ai quali si aggiungono forse duemila in Cisgiordania.

A tutti questi si sommano 932, di cui 8 di Gaza, che sono detenuti con la sola motivazione di essere stati scoperti nel territorio israeliano senza avere il permesso necessario. Una volta i palestinesi dei territori occupati potevano muoversi quasi liberamente senza particolari problemi. Molti pendolari dormivano direttamente nei cantieri della regione di Tel Aviv e in tutte le grandi zone urbane. Ci furono periodi in cui quasi mezzo milione di lavoratori palestinesi viveva e viaggiava per tutto il Paese. La situazione � mutata dallo scoppio dell’ Intifada, la prima grande rivolta palestinese iniziata nel dicembre 1987: da allora gli accessi sono stati limitati dalla polizia in modo pi� o meno stretto a seconda della situazione. L’inizio del terrorismo di Hamas negli anni Novanta ha quindi indurito la politica dei permessi e ha visto aumentare il numero dei detenuti condannati a pene molto lunghe, se non all’ergastolo.

Gli assassini

Il governo Netanyahu ha gi� fatto sapere chiaramente che non intende liberare militanti di Hamas e nessun prigioniero �con le mani sporche di sangue�. Dai siti governativi si evince che circa 2.500 prigionieri siano stati processati e condannati. Si presume dunque che si cercher� di evitare di scambiare i circa 500 ergastolani e un numero simile di condannati a pene superiori ai vent’anni. Tra i casi difficili ci sono le �detenzioni amministrative�, la formula risale ai tempi del Mandato Britannico: pare siano oltre 1.200 e riguardano coloro che sono considerati un rischio grave per la sicurezza dello Stato, ma che non si vuole processare per non rendere note le prove, cosa che potrebbe rivelare le fonti e soprattutto quelli che gli arabi chiamano �amil�, gli informatori. Centinaia di �amil� sono stati assassinati dai gruppi armati palestinesi negli ultimi anni.

Comunque, i minorenni potrebbero venire scambiati con maggior facilit�. Si calcola che dallo scoppio della Seconda Intifada, nel settembre del Duemila, almeno 12.000 siano stati catturati. Le corti militari processano in media 700 minorenni ogni anno. L’accusa pi� comune � l’avere tirato pietre. Nei loro confronti le pene sono cresciute col passare del tempo: gli ultimi governi Netanyahu hanno scelto la politica del pugno di ferro, che comprendono di essere puniti come adulti se si hanno pi� di 16 anni e sino a 20 anni di carcere anche per le sassaiole.

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22 novembre 2023 (modifica il 22 novembre 2023 | 07:18)

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