«Stop alla ricerca con Israele». Sale la tensione nelle università

di Alfio Sciacca

Torino blocca un bando, gli studenti di Pisa: �Basta collaborazioni�. Scontri a Bologna

«Stop alla ricerca con Israele». Sale la tensione nelle università

Scontri a Bologna (Ansa)

Da Torino a Bologna, da Pisa a Trieste. Si infiamma il fronte della protesta degli studenti, e non solo, contro Israele per la dura rappresaglia su Gaza. Arrivando persino a mettere in discussione anche gli accordi di collaborazione fra universit�. A far da apripista � stato l’ateneo di Torino, dove il Senato accademico ha bloccato il bando di collaborazione con le universit� israeliane, accogliendo una richiesta dei collettivi studenteschi e dopo una lettera di 1.700 tra docenti e ricercatori. A Bologna invece il Senato accademico non aveva accolto un’analoga proposta. Ed � stato proprio questo ad innescare mercoled� la protesta di oltre 300 studenti che hanno cercato di raggiungere il Teatro Manzoni, dove era in corso la cerimonia di apertura dell’anno accademico alla presenza della ministra dell’Universit� Anna Maria Bernini.

Gli scontri a Bologna

La polizia ha sbarrato il passo ai manifestanti, sono volate alcune manganellate e ci sono state due cariche di alleggerimento. Dopo che un rappresentate degli studenti � stato ammesso a parlare al Teatro Manzoni il corteo � proseguito al grido �boicotta Israele� . Anche gli allievi della Normale di Pisa hanno chiesto di seguire l’esempio di Torino, ma il rettore � stato netto: �Lo stop ai rapporti con Israele non � in discussione�. Mentre a Trieste � stata occupata l’aula Baciocchi, dopo che era stata negata la disponibilit� per un incontro dal titolo �Il diritto di boicottare Israele�. Per gli studenti �� stato un atto di repressione e censura� e cos� hanno occupato l’aula, dove ora campeggia uno striscione con la scritta �governo sionista complice del genocidio. Palestina libera�.

La premier Meloni

Un clima incandescente che indigna e allarma il governo, a partire dalla premier Giorgia Meloni che giudica �grave e preoccupante� la decisione dell’Universit� di Torino. E osserva: �Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi�. Interviene anche la ministra Bernini, che oggi sar� con gli 85 rettori della Crui per un incontro gi� programmato dopo le contestazioni a David Parenzo e al direttore di Repubblica Maurizio Molinari. �� triste che una scelta simile (quella di Torino, ndr) coincida con la prima giornata nazionale delle Universit� che ha come titolo: “Porte aperte”. Ed � sconcertante che si possa pensare di chiuderle. Ritengo ogni forma di boicottaggio sbagliata e estranea alla tradizione e alla cultura dei nostri atenei da sempre ispirata all’inclusivit�. E poco importa che il rettore dell’ateneo piemontese mercoled� abbia cercato di ridimensionare tutto. �Nessun boicottaggio e men che meno antisemitismo — dice Stefano Geuna — � stata un’azione su un bando molto specifico. Tutti gli accordi in vigore con le universit� israeliane, e sono tanti, rimangono validi�. Ormai la protesta negli atenei italiani rischia solo di allargarsi.

La comunit� ebraica

Sconcertata per il �clima di odio verso gli ebrei la presidente dell’Unione delle Comunit� ebraiche italiane, Noemi Di Segni, per la quale �ormai si � superata ogni linea rossa�. Da qui l'appello a Giorgia Meloni, alla ministra Bernini e alla presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, di fronte a �un’escalation che ha raggiunto livelli di gravissima preoccupazione� e che impone di �arginare ed evitare alcuni episodi... e favorire anzich� isolare la conoscenza della realt� israeliana�. Condanna anche da molte forze politiche: da Idv a Azione al M5S. Mentre il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, chiede la convocazione della commissione Segre per stigmatizzare la decisione di Torino. E poi c’� chi si dissocia. Un gruppo di laureati e studenti dell’Universit� di Torino chiede al rettore che �l’ateneo mantenga i rapporti con Israele. Questa connessione � fondamentale per la crescita accademica e culturale dei nostri studenti e docenti. Israele � un Paese democratico avanzato con alcune delle migliori universit� al mondo�. Una studentessa, Elisabetta Covini, ha anche lanciato una petizione su Change.org per mantenere i rapporti di collaborazione con Israele.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

21 marzo 2024 (modifica il 21 marzo 2024 | 07:53)

- Leggi e commenta