Benzina, i prezzi tornano a salire: self a 1,80 euro al litro, ecco il perché dei rialzi

Benzina, i prezzi tornano a salire: self a 1,80 euro al litro, ecco il perché dei rialzi Benzina, i prezzi tornano a salire: self a 1,80 euro al litro, ecco il perché dei rialzi

La quiete di gennaio era già stata interrotta a metà del mese, ma ora si registrano nuovi movimenti al rialzo sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali dei raffinati ancora in salita, si registrano interventi sui prezzi raccomandati di Eni e Q8, entrambe con +1 centesimo su benzina e diesel. Dunque, continuano a crescere le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa.

I dati

Scendendo nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 25 gennaio, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,798 euro/litro (era a 1,794 la rilevazione precedente), con le compagnie tra 1,794 e 1,812 euro/litro (no logo 1,783). Il prezzo medio praticato per il diesel self è 1,758 euro/litro (rispetto a 1,754), con i diversi marchi tra 1,756 e 1,769 euro/litro (no logo 1,744). Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 1,937 euro/litro (1,932 la rilevazione precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,887 e 2,016 euro/litro (no logo 1,839). La media del diesel servito è 1,897 euro/litro (contro 1,892), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,848 e 1,973 euro/litro (no logo 1,799). I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,722 e 0,738 euro/litro (no logo 0,707). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,390 a 1,541 euro/kg (no logo 1,405). Fuori dalle autostrade, l’Alto Adige è la zona più cara d’Italia (1,828 euro/litro), mentre le Marche sono la regione più economica, con la benzina a 1,773 euro/litro.

Perché il prezzo sta aumentando?

Premessa: in genere tra il rialzo dei prezzi all’ingrosso del petrolio e gli aumenti che poi si registrano ai distributori di benzina si calcola uno scostamento di circa due settimana. Dunque, gli aumenti di oggi hanno motivazioni che risalgono grosso modo a inizio gennaio. Detto questo, Benzina e gasolio si ottengono dalla distillazione del petrolio, quindi se il prezzo del greggio aumenta, sale anche quello dei carburanti. I rialzi attuali sono spinti, in parte, dai timori di un’interruzione dell’offerta a causa delle tensioni sul Canale di Suez e nel Mar Rosso. Ma anche dagli effetti pratici sui trasporti. Dall’inizio dell’anno, infatti, alcune compagnie di navigazione hanno sospeso le partenze, riorganizzando i trasporti lungo tratte più lunghe attorno alla punta dell’Africa. Questi tragitti più kunghi comportano costi aggiuntivi, spostando i tempi di consegna delle merci trasportate anche fino a 20 giorni.

Il crollo delle scorte di petrolio in Usa

Nei giorni scorsi, inoltre, dall’altra parte dell’oceano, le scorte di petrolio statunitensi sono crollate di 9,233 milioni di barili nella settimana terminata il 19 gennaio, segnando il calo più grande da agosto e superando le aspettative del mercato di un -2,15 milioni di barili, secondo i dati dell’Eia Petroleum Status Report. Inoltre, le scorte presso l’hub di consegna di Cushing, Oklahoma, sono diminuite di 2,008 milioni di barili, dopo un -2,099 milioni di barili nella settimana precedente. Sono calate anche le scorte di combustibili distillati (-1,417 milioni di barili) mentre il mercato si aspettava un +0,348 milioni di barili. Le scorte di benzina sono invece cresciute di 4,913 milioni di barili, superando le previsioni di +2,3 milioni di barili. E così, dopo la diffusione dei dati Usa il prezzo del petrolio era tornato a salire di quasi un punto percentuale il 24 gennaio, per arretrare poi il 26 gennaio con il Brent che scambia a quota 81,9 dollari al barile, mentre il Wti si porta a 76,7 dollari. In ribasso anche il prezzo del gas naturale, che sulla piazza di Amsterdam si porta poco sotto i 27 euro al Mwh (26,9).

Il prezzo del petrolio salirà ancora?

Secondo un sondaggio svolto dalla Reuters, il prezzo medio del greggio Brent previsto per quest’anno sarà di 82,56 dollari al barile, dunque più alto rispetto alla media del 2023, che si era attestata a 82,17 dollari. Perché? Molto semplicemente per gli analisti le tensioni globali non si attenueranno e, più in generale, la domanda sarà frenata dalla debole crescita globale.

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