Musk, la chetamina e le altre droghe che spaventano i dirigenti di Tesla e Space X

Musk, la chetamina e le altre droghe che spaventano i dirigenti di Tesla e Space X Musk, la chetamina e le altre droghe che spaventano i dirigenti di Tesla e Space X

Alcuni dirigenti e azionisti delle società di Elon Musk temono che l’uso di droghe da parte del fondatore di Tesla e SpaceX, tra cui «Lsd, cocaina, ecstasy, funghi magici e ketamina», possa danneggiare le aziende. A riportarlo è il Wall Street Journal, in un lungo articolo dedicato alle abitudini del miliardario e alle ricadute che potrebbero avere sulle sue aziende e i loro dipendenti.

«Musk è noto per partecipare a feste ed eventi al Burning Man, il festival artistico e musicale del Nevada dove si fa largo uso di droghe, per sfogarsi, secondo quanto riferito da persone a lui vicine», scrive il WSJ. Il festival, nato dall’idea di un gruppo di amici su una spiaggia di Frisco nel 1986, si tiene alla fine di ogni estate nel Black Rock desert. Durante l’evento ognuno è libero di fare quello che vuole, droga e sesso compresi. Negli anni, oltre a Musk, sono passati da lì anche Jeff Bezos, Larry Page e Sergey Brin e Mark Zuckerberg.

I timori dei consiglieri di Tesla

L’uso illegale di droghe da parte di Musk violerebbe le politiche aziendali sia di Space X che di Tesla, oltre che i contratti federali. Secondo quanto riporta il quotidiano statunitense, alcuni membri del consiglio di amministrazione di Tesla, nel corso degli anni, si sarebbero confrontati tra loro sul presunto uso di droghe da parte di Musk, malgrado la questione non sia mai stata formalmente al centro delle riunioni, proprio per evitare che finisse nei verbali del cda.

Alcuni consiglieri, tra cui l’attuale presidente del cda di Tesla Robyn Denholm, ne avrebbero parlato anche con Kimbal Musk, il fratello minore di Elon, che fa parte del consiglio di amministrazione di Tesla e fino al 2022 sedeva anche nel cda di SpaceX, per chiedere delucidazioni sul comportamento del fratello e aiuto, stando sempre attenti a non usare la parola «droga».

Il codice di condotta di Tesla e i contratti di SpaceX

Il codice di condotta di Tesla, ricorda il WSJ, presenta l’azienda come un luogo di lavoro in cui non possono circolare droghe e proibisce a tutti i dipendenti, compresi i dirigenti, di farne uso, anche fuori dall’ufficio. L’uso di droghe da parte di Musk violerebbe anche le norme che regolano gli oltre 14 miliardi di dollari di contratti che SpaceX ha con la Nasa e il governo americano per missioni spaziali civili e militari.

I contratti federali, infatti, impongono alle aziende di rispettare il Drug-Free Workplace Act, una legge del 1988 secondo la quale chi vince un appalto dal governo federale o beneficia di sovvenzioni federali deve garantire ambienti di lavoro liberi dalle droghe come condizione preliminare per ricevere un contratto o una sovvenzione da un’agenzia federale. La violazione di queste norme, avverte il Wall Street Journal, potrebbe far saltare i contratti di Space X, mettendo a rischio circa 1.000 miliardi di dollari di attività detenute dagli investitori, decine di migliaia di posti di lavoro e gran parte del programma spaziale statunitense.

Iscriviti alle newsletter di L'Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo

One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)

E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18


Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.