Perché la vittoria dell’Inter sulla Roma vale più di quella sulla Juventus

� l’anno dell’Inter, che nel 2024 ha sempre e solo vinto: sette partite su sette, cinque in campionato, due in Supercoppa. Lo ha fatto rincorrendo e soffrendo, senza mai smarrire la consapevolezza della propria forza. Una squadra matura e intelligente, capace di tirarsi fuori dalle situazioni pi� complicate, come � successo sotto il diluvio dell’Olimpico dove la nuova Roma di De Rossi aveva riempito il campo con un primo tempo sopra ritmo, giocato con ferocia, intensit�, qualit�, pressando alta, trascinata dal ritrovato Pellegrini, che se manterr� questa condizione far� comodo a Spalletti (in tribuna) per l’Europeo.

Ma l’Inter, sorpresa e schiacciata, colpita due volte prima dell’intervallo nonostante la difesa migliore del campionato, ha un’anima guerriera. E nella ripresa, in appena sette minuti, ha rimesso a posto le cose, cancellando l’illusione dei bagnati tifosi giallorossi e quella degli juventini a casa. L’Inter � forte, matura, esaltante. Dominante. I meriti sono collettivi. Marotta e Ausilio non hanno sbagliato le scelte, ma Inzaghi ha saputo migliorare tutti i giocatori. Thuram non � solo la spalla di Lautaro, si sta rivelando decisivo anche dentro l’area. Contro la Roma il figlio di Lilian ha attaccato due volte il primo palo con formidabile scelta di tempo, segnando il 2-2 e provocando l’autorete di Angelino dopo che con la Juve aveva causato quella di Gatti. E chi rimpiangeva Onana tra i pali, si sar� convinto che Sommer � pi� affidabile: sua la tempestiva uscita sull’impacciato Lukaku che evita il 3-3 e impedisce a Romelu di prendersi la rivincita.

Una serata perfetta per l’Inter, che segna anche il quarto gol con Bastoni nel recupero. La vittoria in casa della Roma vale un pezzo di scudetto. Per come � maturata, persino pi� preziosa di quella contro la Juventus. E ora contro Salernitana (venerd�), Lecce e Genoa la regina pu� blindare il primo posto. La squadra di Inzaghi � padrona del proprio destino. E la Champions all’orizzonte, con una squadra cos� matura, non � un peso ma una sfida elettrizzante.

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