Nati il 13 ottobre, a Gaza: una condanna a morte. Poco importa che i piccoli Naeim, maschio, e Wissam, femmina, siano stati cercati per dieci anni con tre cicli di fecondazione in vitro. Sono nati il 13 ottobre 2023, dopo sei giorni di guerra. E sabato 2 marzo hanno lasciato il mondo dei vivi, schiacciati dalle macerie della casa di famiglia a Rafah, dove erano riparati. Il raid aereo di sabato su Rafah, nel sud di Gaza, ha praticamente azzerato una famiglia: resta viva solo la madre dei due gemelli, Rania Abu Anza, che ha raccontato la sua storia all’Associated Press.
Rafah, attacco israeliano sulle case: morti due gemellini di quattro mesi
Una famiglia azzerata a Rafah: nessun terrorista tra loro, solo civili e perlopi� bambini. Quattordici i morti, tra cui i due neonati �cercati per dieci anni con la procreazione assistita�

Rania Abu Anza, la madre dei due gemelli di quattro mesi morti. Ha perso anche il marito
Sono bastati pochi secondi. L’attacco israeliano ha colpito la casa dei parenti dove tutti insieme si riparavano a Rafah, e i suoi due figli, ma anche suo marito e altri undici parenti pi� altri nove dispersi sotto le macerie, secondo i sopravvissuti e i funzionari sanitari locali. Si era svegliata intorno alle 22.00 per allattare Naeim, il bambino, ed � tornata a dormire con lui in un braccio e Wissam, la bambina, nell’altro. Il marito dormiva accanto a loro. L’esplosione � avvenuta un’ora e mezza dopo. La casa � crollata. �Ho urlato per i miei figli e per mio marito�, ha detto Abu Anza, mentre singhiozzava e cullava al petto la coperta di un bambino. �Erano tutti morti. Il padre li ha portati via e mi ha lasciata indietro�.
Delle 14 persone uccise nella casa di Abu Anza, sei erano bambini e quattro donne, secondo il dottor Marwan al-Hams, direttore dell’ospedale dove sono stati portati i corpi. Oltre al marito e ai figli, Rania ha perso anche una sorella, un nipote, una cugina incinta e altri parenti. Farouq Abu Anza, un parente, ha detto che nella casa alloggiavano circa 35 persone, alcune delle quali sfollate da altre zone. Ha detto che erano tutti civili, per lo pi� bambini, e che non c’erano militanti tra loro.
Rania e suo marito Wissam, entrambi di 29 anni, avevano passato un decennio a cercare di diventare genitori. Due cicli di fecondazione in vitro erano falliti, ma dopo un terzo ciclo Rania, che non rimaneva incinta mai, ha saputo che sarebbe diventata madre all’inizio dell’anno scorso. I gemelli sono nati il 13 ottobre, una condanna a morte.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
3 marzo 2024 (modifica il 3 marzo 2024 | 18:32)
© RIPRODUZIONE RISERVATA