Accuse senza fondamento. Questa la conclusione del comitato etico della Fia riguardo alle due inchieste sul presidente Mohammed Ben Sulayem. La prima riguardava la presunta manipolazione del risultato del Gp di Gedda del 2023, mentre la seconda parlava di un tentativo dell’ex pilota di rally di non dare l’omologazione del circuito di Las Vegas.
F1, Ben Sulayem: il presidente della Fia assolto nell’inchiesta
Conclusa con un nulla di fatto l’indagine del comitato etico sulle presunte accuse di aver interferito sul risultato del Gp di Gedda 2023 e sull’aver provato a far saltare Las Vegas

Dalla Federazione spiegano che l’indagine � stata condotta dal Compliance Officer supportato da sei membri indipendenti del comitato etico. � durata un mese per arrivare al verdetto sono stati sentiti undici testimoni. Sulayem � stato cos� scagionato da ogni responsabilit�. Per quanto riguarda la corsa araba dello scorso anno, la decisione di riassegnare il podio a Fernando Alonso (l’Aston Martin aveva fatto ricorso portando elementi non noti al momento della sentenza) � stata presa unicamente dal collegio dei commissari sportivi.
Sulla seconda vicenda invece � stato ribadito che �l’omologazione del tracciato� attorno alla Strip � avvenuta nei tempi giusti e nelle modalit� corrette. �Il presidente - continua un portavoce della Fia- ha sempre collaborato in maniera trasparente alle inchieste. Che erano nate dalle segnalazioni di informatori al comitato etico. Lo stesso organismo al quale si � rivolta la dipendente che ha accusato Horner di comportamento improprio.
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20 marzo 2024 (modifica il 20 marzo 2024 | 17:57)
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