Trump e l'autogol su Biden: irride il presidente, ma confonde i nomi e mente sulla sua salute
Il tycoon compie 78 anni e, in tour elettorale, attacca il suo rivale (con l'aiuto di video manipolati ad hoc)
«Biden è talmente andato che non sa più nemmeno dove si trova». Nel pirotecnico weekend del suo 78esimo compleanno Donald Trump si autocelebra con una festa sontuosa (a pagamento) mentre dice di detestare i compleanni, augura ai genitori buona Festa del papà (cadeva domenica scorsa negli Usa), estendendo magnanimamente il suo auspicio anche a «quei degenerati della sinistra radicale che stanno trasformando gli Stati Uniti in un Paese del Terzo mondo».
Poi l’ennesimo siluro contro il presidente, accompagnato da un video del G7 di Borgo Egnazia accuratamente editato per far apparire il vecchio Joe perso nel nulla su un prato mentre gli altri leader si congratulano con un paracadutista. In realtà Biden ne sta salutando un altro appena atterrato dietro di loro: tagliato fuori dall’immagine per dare la sensazione che il leader stia gesticolando verso il nulla. Come suggerisce anche una didascalia maliziosa.
In quattro giorni, da giovedì a domenica, The Donald ha attraversato l’America, da Washington a Las Vegas, dalla Florida al Michigan, diffondendo accuse iperboliche e sostenendo tesi contraddittorie: convinto che basti mostrarsi determinato per risultare convincente. Sfida Biden a sostenere un test sulle proprie capacità cognitive: dice che l’lui l’ha già fatto e l’ha passato alla grande. Ma sbaglia il nome del medico che l’ha esaminato — un Jackson che diventa Johnson — cosa che spinge i cronisti a una rapida verifica: il test risale al 2018, fu fatto su iniziativa di Trump che si affidò a un suo grande fan, Ronny Jackson, «premiato» nel 2021 con un seggio in Congresso.
Il fine settimana dell’iperattivo Trump è cominciato giovedì col ritorno a Capitol Hill: per la prima volta dall’assalto al Congresso del gennaio 2021. In una riunione a porte chiuse coi suoi parlamentari ha definito Milwaukee, la città scelta per la convention repubblicana, un «luogo orribile». Non il modo migliore per conquistare simpatie (e voti) nella metropoli del Wisconsin, scelta per l’evento clou della campagna proprio nella speranza di riconquistare uno Stato vinto (di poco) da Biden nel 2020.
Da Washington a Las Vegas dove sono arrivati i primi auguri. Trump è parso contrariato: «A un certo punto non vuoi più sentire happy birthday! Vorresti solo che questo giorno non esistesse». Il giorno dopo a West Palm Beach — pochi chilometri dalla sua Mar-a-Lago, grande festa di compleanno con torta a più strati e lancio di palloncini rossi e blu. Stavolta Donald accetta di buon grado («il più bel compleanno di sempre»), anche perché la folla dei fan paga per festeggiarlo (biglietti da 35 e 60 dollari).
Ma sa che l’età avanzata è un problema anche per lui. E allora «il problema di Biden non è l’età — conosco gente molto più vecchia ancora in gamba — ma la sua lucidità e la sua incompetenza». Poi va a Detroit, nel Michigan conquistato nel 2020 da Biden, a corteggiare i neri in una chiesa afroamericana. Descrive Biden come loro nemico. Lui, da sempre in conflitto coi neri (ma non col suprematismo bianco). Poi, domenica, gli auguri ai papà, con veleno per quelli progressisti.
Ma la cosa che più fa infuriare la Casa Bianca (fino ad accusare vari media di destra, dal New York Post alla Fox News, di ignorare le regole deontologiche più elementari), è l’uso continuo di video manipolati per attaccare Biden: vengono messi in giro da Trump o dal Rnc (braccio operativo del partito repubblicano) e i media di destra fanno da megafono. Quarantotto ore dopo il G7, operazione ripetuta per un evento democratico in California: Biden saluta la platea che lo applaude. Poi Obama lo prende sottobraccio e vanno via. Nel video manipolato solo il primo piano dei due, senza immagini della folla davanti alla quale Biden si è fermato. Didascalia: Biden si blocca, Obama lo soccorre.
Comunque ora picchiano duro anche i democratici: per James Singer, un portavoce di Biden, Trump è sempre più incapace di concentrarsi, «la sua mente degrada davanti ai nostri occhi». Mentre per il governatore dell’Illinois Trump è «un vecchio scoreggione che si spruzza in faccia un’abbronzatura arancione».