La sagoma nel deserto che riproduce la portaerei americana Ford: � la nuova �nave� apparsa nel poligono cinese di Taklamakan, nella provincia dello Xiniang.
La Cina e la sagoma a grandezza reale della super portaerei Usa: «Serve per esercitazioni in caso di guerra nel Pacifico»
Le foto satellitari di Planet Labs mostrano che Pechino ha costruito, nel poligono di Taklamakan, una sagoma che riproduce la Gerald Ford, un cacciatorpediniere e i moli di un porto. L’obiettivo: training militare per attacchi aerei e missilistici

Il modello della portaerei in Cina, nella foto satellitare di Planet Labs PBC, e la portaerei USS Gerald Ford (foto courtesy Planet Labs PBC e Marina Militare Usa)
A rivelarne la presenza le foto satellitari di Planet Labs Inc. pubblicate dal sito War Zone.
Pechino, da tempo, ha costruito bersagli che riproducono unit� statunitensi, strutture a grandezza naturale (o quasi) per permettere il training: i militari si addestrano ad attacchi aerei ma soprattutto missilistici.
L’Armata popolare ha sviluppato sistemi, come il DF 21 e vettori ipersonici, pensati per contrastare la presenza delle portaerei statunitensi in caso di conflitto nel Pacifico. Programmi che hanno innescato dibattiti tra esperti sulla vulnerabilit� o meno delle task force dell’Us Navy.
I primi target del sito erano piuttosto semplici, dei �profili� in cemento in un’area desertica. Successivamente sono stati resi pi� reali con l’aggiunta della �torre� che ospita il centro di comando e di apparati che devono rappresentare antenne, radar, qualsiasi equipaggiamento presente sui giganti del mare.
Oltre alla �Ford� sono stati realizzati il modello di un cacciatorpediniere della classe Burke e muraglioni che ricordano i moli di un porto.

Anche l’Iran a suo tempo aveva impiegato in un paio di esercitazioni un grande scafo con ponte di volo che doveva �ricordare� la portaerei americana Nimitz. Una replica �distrutta� almeno un paio di volte durante le manovre a fuoco reali e poi colata a picco, per errore, nell’estate del 2020 davanti a Bandar Abbas.
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5 gennaio 2024 (modifica il 5 gennaio 2024 | 13:47)
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