Panetta (Bankitalia): «Tassi alti per poco se accelera il calo dell’inflazione»
di Andrea Rinaldi
Il caro denaro potrebbe avere i mesi contati. Secondo il sondaggio condotto da Reuters fra 90 economisti dall’1 al 6 dicembre, circa il 57% degli economisti interpellati — 51 su 90 — prevede almeno un taglio dei tassi prima della riunione del Consiglio direttivo della Bce a luglio. In pratica la Bce taglierà i tassi di interesse già nel secondo trimestre del prossimo anno, prima di quanto si pensasse in precedenza. Alla luce dei recenti segnali giunti dai membri del consiglio direttivo Bce, fra cui Isabel Schnabel che è parsa togliere dal tavolo l’ipotesi di nuovi rialzi dato il netto indebolimento dell’inflazione, i mercati si attendono tagli per 150 punti base entro la fine del prossimo anno a partire da marzo. Gli economisti che hanno preso parte al sondaggio invece sposano una linea più prudente sulla scia del mantra Bce secondo cui i tassi rimarranno più alti più a lungo. Per questo l’attesa è di un primo taglio a giugno con ulteriori tagli — secondo le attese mediane — di un quarto di punto in ognuno dei trimestri seguenti.
di Andrea Rinaldi
Si spinge oltre, nelle previsioni di taglio al costo del denaro - oggi il tasso di riferimento è al 4,5% in area euro - la banca d’affari americana Goldman Sachs. Secondo Goldman la Banca centrale europea taglierà i tassi di interesse di 25 punti base in ciascuna riunione a partire da aprile 2024. È quanto prevedono in una nota ai clienti gli esperti di Goldman Sachs secondo cui il tasso sui depositi scenderà al 2,25% entro l’inizio del 2025 dall’attuale 4% (attenzione tasso sui depositi non tasso di riferimento ndr.). «Riteniamo che aprile sia la data più probabile considerata la nostra aspettativa per una crescita più solida, la continua forza della crescita dei salari e ulteriori dati a conferma del rallentamento dell’inflazione sottostante». In precedenza Goldman Sachs prevedeva che la Bce avrebbe tagliato i tassi di 25 punti base a trimestre.
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12 dic 2023
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