Il pallone intelligente annulla due gol a Lukaku in Belgio-Slovacchia

diCarlos Passerini, inviato a Lipsia

Annullati due gol all'attaccante del Belgio Romelu Lukaku grazie al pallone tecnologico, uno per fuorigioco, un altro per un fallo di mano di Openda. Un microchip «sente» i contatti

LIPSIA Il pallone intelligente boccia Romelu Lukaku nel debutto all’Europeo: per il Belgio ora si fa in salita. A vincere, a sorpresa, è la Slovacchia dell’italiano Francesco Calzona detto Ciccio, che a Francoforte centra il primo colpaccio di questo Europeo e aggancia la Romania in testa al girone E. Decisivo un gol al 7’ di Ivan Schranz, 30 anni, attaccante dello Slavia Praga che cento giorni fa aveva segnato anche al Milan nella sconfitta per 3-2 nel ritorno degli ottavi di Europa League.
 
Ma decisiva è stata anche la futuristica tecnologia del nuovo pallone voluto dall’Uefa per aiutare arbitri e Var, che ha smascherato e annullato due gol di Big Rom, entrambi nella ripresa, il primo per fuorigioco millimetrico e il secondo per un tocco di mano lieve di Openda. Grazie a un microchip inserito all’interno, il pallone «sente» i contatti, capendo in tempo reale quando e con che parte del corpo è stato colpito. Tipo la manina di Openda.

La faccia di Lukaku diceva tutto. La botta è stata forte. E in più i due gol annullati hanno il sapore della beffa ulteriore. Meglio farci l’abitudine: il pallone hi-tech, prodotto da Adidas, che pare funzionare bene, potrebbe essere adottato anche nei campionati top.

Lukaku deluso, Conte lo aspetta a Napoli

L’ex centravanti della Roma, ora corteggiato da Antonio Conte per il nuovo Napoli, deve innanzi tutto recriminare con sé stesso. Perché nel secondo tempo ha sì segnato due gol poi annullati, ma nel primo ha combinato un disastro dietro l’altro: davanti alla porta errori gravi, non da lui. Se vuole convincere Aurelio De Laurentiis a fare un sacrificio economico notevole per prenderlo, visto che il Chelsea continua a chiedere 44 milioni di euro, dovrà darsi una mossa. Così non basta.

La Slovacchia ha avuto una buona dose di fortuna, ma ha dimostrato di essere compatta e difficile da piegare, condotta per mano dal regista Lobotka. La difesa, con Skriniar e Vavro, è solida. Calzona, che in panchina sulla giacca mostrava il tipico cornetto portafortuna napoletano, ha vinto così la sfida nella sfida con Domenico Tedesco, nato in Calabria come lui, uno dei cinque nostri commissari tecnici a questo torneo. Il Belgio è già spalle al muro. Non sono più la generazione dorata di un decennio fa, che partiva regolarmente da favorita per poi fallire. Ora le aspettative sono più basse, anche perché molti dei leader sono ben oltre i trent’anni, come De Bruyne. Ma una sconfitta così, all’esordio, non è accettabile.

Doku male, manca Courtois

Per Tedesco è la prima, da quando ha preso in mano la Nazionale: avrà molto da riflettere. Lukaku fa reparto da solo, ma al suo fianco Doku — gravissimo il suo errore in disimpegno che ha portato al gol slovacco — gira troppo a vuoto e la difesa lascia a desiderare: i nuovi Faes e Debast non sono all’altezza di Vertonghen e Anderweireld. Anche l’assenza del portiere Courtois si fa sentire. I Diavolo Rossi sono già all’inferno.

17 giugno 2024

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