Bonus mamme al via, busta paga, part-time, i requisiti per la domanda: la guida
di Diana Cavalcoli
La legge di Bilancio 2024 ha previsto il Bonus mamma: l’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione) fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno tre figli. Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli. L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse, invece, le lavoratrici domestiche. La misura impatta in modo particolare sulla busta paga anche in relazione all’assegno unico universale figli. Le beneficiarie sono oltre 681 mila lavoratrici madri che rientrano nei 6,4 milioni di nuclei familiari che ricevono l’assegno unico universale (Auu).
di Diana Cavalcoli
Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.
Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio. Le lavoratrici interessate all’agevolazione possono rivolgersi ai propri datori di lavoro oppure utilizzare la funzionalità che sarà resa disponibile sul portale Inps, dalla data e con le modalità che saranno rese note con uno specifico messaggio.
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Il Sole 24 ore calcola il supporto in termini di welfare per le famiglie considerando anche l’Auu. Ad esempio posto un reddito annuo di 24.700, due figli minori, e Isee di circa 7 mila euro l'Assegno unico universale ammonta a circa 400 euro mensili. Cifra che si somma ai 110 del bonus mamme. Sommando le due misure il vantaggio complessivo mensile è di 510 euro. La Fiom, sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ha simulato alcuni casi con il solo bonus mamme: una lavoratrice che guadagna 700 euro al mese può contare su un esonero contributivo di 49 euro, spettante a tutti per via dello taglio del cuneo fiscale sui redditi sono i 35 mila euro introdotto da Draghi. Nel caso di una madre lavoratrice, il bonus mamma sarebbe di 64 euro ma visto che 49 sono già scontati, indipendentemente dal numero dei figli, lo sconto è solo di 15,33 euro al mese.
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