Le Borse europee chiudono all’insegna della debolezza. Parigi cede lo 0,37% con il Cac 40 a 7.568 punti. Francoforte archivia la seduta con un -0,6% con il Dax a 16.650 punti. Controcorrente Londra che tiene a +0,5% con il Ftse 100 a 7.614 punti grazie a Vodafone (+6,5%) i cui asset italiani sono oggetto di un’offerta della francese Iliad.
Borse 18 dicembre | Europa chiude debole, Vodafone balza a Londra dopo offerta Iliad


Piazza Affari
Chiusura negativa a Piazza Affari al termine di una seduta che si era già aperta con il segno meno. L’indice Ftse Mib segna un -0,44% a quota 30.241 punti, mentre l’Ftse Italia All Share cede lo 0,49% a quota 32.283 punti. In ribasso anche l’Ftse Star, che lascia sul terreno l’1% a quota 46.255 punti. Sui mercati l’attenzione resta sempre sui dati macro e sulla politica monetaria, mentre le preoccupazioni legate all’approvvigionamento sulla rotta commerciale del Mar Rosso, portano il greggio in salita. A Milano male soprattutto i titoli legati al comparto petrolifero, ma giù anche costruzioni, tecnologia e auto. Per quanto riguarda le materie prime, come detto torna a crescere il rialzo del prezzo del petrolio, con il Brent che viene scambiato a quota 78,61 dollari al barile, mentre il Wti si porta a quota 74 dollari. In rialzo anche il prezzo del gas naturale, che sul mercato di Amsterdam scambia a 35,3 euro al MWh. qui l’andamento del listino.
Lo spread
Lo spread tra Btp e Bund chiude a 168 punti, in calo rispetto ai 171 dell’avvio e ai 170 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,75% (+4 punti base). Qui l’andamento in tempo reale.
Borse asiatiche
Le Borse asiatiche chiudono in calo dopo che i dati recenti hanno mostrato una ripresa economica lenta. A Hong Kong, l’indice Hang Seng cede lo 0,92% a 16.635 punti. A Shanghai, l’indice composito termina in flessione dello 0,40% a 2.930,80 punti e lo Shenzhen della seconda Borsa cinese perde l’1,13% a 9.279,39 punti. Il Kospi di Seul segna +0,13% a 2.566,86 punti.
Valute, petrolio e gas
Sul mercato valutario, prosegue la debolezza del biglietto verde, con l’euro sfiora soglia 1,1 dollari e scambia a 1,0928 dollari (da 1,0908 venerdì in chiusura), mentre il rapporto euro/yen vale 155,57 (da 154,705 al closing di venerdì). In rialzo il prezzo del petrolio, con il future gennaio sul Wti a 71,95 dollari al barile (+0,73%) e il Brent febbraio che sale dello 0,93% a 77,27 dollari. In calo del 1,02% a 32,85 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Iscriviti alle newsletter di L'Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18
Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
18 dic 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ULTIME NOTIZIE DA L’ECONOMIA
>Dazn, perché con i ricavi in crescita a 2 miliardi continua a perdere più di un miliardo?
di Francesco Bertolino
La spinta del Pnrr sulle opere pubbliche: se non investiamo ci fermiamo
di Ferruccio de Bortoli
Chiara Scotti, chi è la nuova vicedirettrice della Banca d’Italia che viene dalla Fed
di Redazione Economia
Ferragni, le uova di Pasqua come il pandoro: «Più di un milione a lei, 36 mila euro all’associazione dei bimbi»
di Redazione Economia
Inps, verso la nomina di Fava alla presidenza, D’Ascenzo confermato alla guida dell’Inail
di Redazione Economia