Germania, la tattica: come gioca. Nagelsmann imita il Brasile '70
Il c.t. tedesco Nagelsmann ha presentato, nella partita vinta 5-1 contro la Scozia, una formazione a trazione anteriore, con Havertz falso nueve, supportato da Musiala, Gündogan e Wirtz
Non poteva esserci esordio migliore per la Nazionale padrona di casa. La Germania ha infatti travolto la Scozia (5-1) nella gara inaugurale del Campionato Europeo 2024.
Al di là dei limiti oggettivi di una Scozia inferiore tecnicamente, i tedeschi hanno lasciato una buonissima impressione, sfoderando un arsenale offensivo di prim’ordine e mettendo in evidenza cose interessanti anche da un punto di vista strettamente tattico.
Germania, la tattica
Sotto quest’ultimo aspetto Julian Nagelsmann ha presentato una formazione a trazione anteriore, con Kai Havertz falso nueve, supportato da Jamal Musiala, Ilkay Gündogan e Florian Wirtz. In pratica, uno schieramento con tre numeri 10 che rimanda, al netto delle ovvie differenze del caso, al Brasile 1970 (lì i 10 in campo contemporaneamente erano ben quattro).
Per aprire la scatola scozzese (col commissario tecnico Steve Clarke che ha disposto i suoi in un 5-4-1 in fase di non possesso) Nagelsmann ha utilizzato due armi: il movimento e l’attacco alla profondità.
Per quanto riguarda il primo punto, l’allenatore tedesco ha chiesto ai suoi di fissare l’ampiezza con Joshua Kimmich (a destra) e Maximilian Mittelstädt (sinistra) molto aperti mentre, in mezzo al campo, i già menzionati Havertz, Musiala, Gündogan e Wirtz ruotavano vorticosamente, andando ad associarsi e ad attaccare la linea difensiva scozzese.
In questo modo la Germania veniva a creare un contesto misto posizionale/relazionale sul modello di quello vincente messo in mostra quest’anno proprio nella Bundesliga dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
Alle spalle dei riferimenti offensivi giostrava poi la coppia centrale composta da Antonio Rüdiger e Jonathan Tah, ai quali si aggiungeva (abbassandosi) Toni Kroos mentre Robert Andrich completava la struttura costruttiva 3-1 fungendo da schermo difensivo.
Proprio Kroos (che ha potuto sfruttare anche la passività di una Scozia che non è mai andata a pressarlo con convinzione) è stato autore dell’ennesima prova sontuosa in fase di regìa, come confermano i dati raccolti da «The Athletic»: il numero otto della nazionale tedesca ha infatti registrato contro la Scozia 100 passaggi riusciti sui 101 tentati.
L'analisi del primo gol della Germania
Per rendere bene l’idea del gioco di Kroos e di come la Germania abbia attaccato la Scozia basta prendere in esame l’azione del primo gol teutonico. In questa occasione infatti Kroos ha cercato largo in ampiezza sulla sua destra Kimmich (una linea di passaggio che sarà una costante della serata). Proprio la lateralità presa da Kimmich e Mittelstädt aveva lo scopo di dilatare le maglie difensive avversarie, creando spazio nel mezzo.
Sul prosieguo dell’azione c’è stato poi l’attacco alla linea da parte di Havertz, Musiala e Gündogan con Wirtz che arrivava da dietro. Era quindi il giocatore del Leverkusen a ricevere palla da Kimmich e a trasformarla nella rete del vantaggio della Germania.
Ampiezza, fluidità offensiva, attacco all’ultima linea e cut-back (palle laterali che provengono dal fondo e vanno all’indietro per un compagno a rimorchio) sono stati dunque gli elementi base del piano gara predisposto da Nagelsmann. A questo si aggiunga l’arma del dribbling di Musiala, col giocatore del Bayern che ne ha completati cinque sugli otto provati.