Caldo record in Brasile: a Rio de Janeiro la sensazione termica percepita è 62,3 gradi

Rio de Janeiro ha segnato ieri mattina - alle 9:55 locali, le 13:55 italiane - un nuovo record di sensazione termica, a 62,3 gradi, il livello più alto mai registrato nella metropoli brasiliana dal 2014, quando sono iniziate le misurazioni da parte di Alerta Rio. La rilevazione è stata fatta nel quartiere occidentale di Guaratiba.

Il Brasile sta attraversando una nuova ondata di caldo soffocante e i meteorologi prevedono che il solleone continuerà almeno fino a mercoledì, giorno in cui inizia l'autunno nell'emisfero australe.

Ipanema e Copacabana prese d’assalto

La zona occidentale di Rio è costituita da quartieri poveri, periferici e poco serviti, dove vive oltre il 40% della popolazione di questa città di oltre sei milioni di abitanti. Con una temperatura massima effettiva di 42 gradi domenica, la temperatura percepita è salita ai massimi livelli anche nella zona residenziale del Giardino Botanico, nel Sud di Rio, favorita dalla sua abbondante vegetazione, dove la temperatura percepita è salita a 57,7 gradi domenica.

Le spiagge simbolo di Rio, Ipanema e Copacabana, erano piene di gente domenica. Molti si sono rifugiati anche nel Parco Tijuca, un polmone verde nel centro della città. A San Paolo, la città più grande del Sud America con il doppio della popolazione di Rio (oltre 12 milioni di abitanti), sabato è stato il giorno più caldo dell'anno, con il mercurio che ha raggiunto i 34,7 gradi. Si tratta della temperatura più alta del mese e la più alta di marzo da quando l'Istituto meteorologico nazionale brasiliano (Inmet) ha iniziato a effettuare le misurazioni nel 1943.

L’allarme piogge nel Sud

Diversa la situazione nel Sud del Paese minacciato dalle piogge: precipitazioni estreme si sono registrate nei giorni scorsi e sono ancora attese per i prossimi. “Questa settimana ci sarà un alto rischio di forti piogge e temporali nel centro-sud del Brasile", ha avvertito domenica l'agenzia di informazione meteorologica MetSul. "Il sistema più preoccupante è un fronte freddo molto intenso che arriverà con piogge torrenziali e possibili burrasche", ha aggiunto. Alcune località dello Stato di Rio Grande do Sul stanno registrando volumi di pioggia "eccezionalmente elevati". A Uruguaiana, la città più colpita dello Stato, sono state trasmesse immagini di strade allagate e autobus semisommersi dall'acqua.

Secondo MetSul, potrebbero cadere fino a 500 millimetri d'acqua, mentre a febbraio lo Stato di Rio Grande do Sul è stato soffocato dal caldo a causa di una "cupola di calore estremo" proveniente dall'Argentina. Gli esperti attribuiscono questi fenomeni estremi e l'instabilità meteorologica al cambiamento climatico e al fenomeno El Niño, che colpisce il cono meridionale dell'America Latina in piena estate, causando incendi boschivi in Cile.

L’ondata anomala in Africa

Un’ondata anomala di caldo sta investendo anche il continente africano. Il governo del Sudan del Sud ha annunciato la chiusura delle scuole, per un periodo che non è stato precisato, a causa dell'inusuale ondata di calore con temperature che hanno toccato i 45 gradi centigradi. Si tratta di una misura inedita nel Paese, dove le ondate di calore non sono rare nella stagione secca (febbraio-marzo) ma in generale non superano i 40 gradi.

In Marocco, la città di Marrakech si è svegliata senza acqua potabile. Il centro storico e la città nuova sono a secco per quella che la Radeema, l'agenzia di distribuzione dell'acqua e dell'elettricità, definisce via social in un post pubblicato a mezzanotte, "disservizi". Senza alcun preavviso e con un'impennata di caldo che ha portato la temperature oltre i 40 gradi, lo scorso weekend, i rubinetti hanno smesso di rilasciare acqua nella notte, per gli oltre 3 mila chilometri di rete urbana di tubature.

Da settembre, le precipitazioni sono in calo del 70% rispetto alla media, ha spiegato il 16 gennaio scorso il ministro dell'Approvvigionamento e dell'Acqua, Nizar Baraka. Dagli Anni Sessanta non si vedeva una situazione simile, secondo la Direzione generale di meteorologia, inoltre il 2023, ha vissuto cinque ondate di caldo successive, tra cui un record assoluto di 50,4 gradi ad Agadir in agosto. L'aumento delle temperature fa aumentare di conseguenza l'evaporazione dell'acqua nelle dighe, che ora sono piene solo al 23%.