Un segno di buona volont� per migliorare i rapporti commerciali con l’Australia: la Cina eliminer� venerd� 29 marzo i dazi anticoncorrenziali sull’importazione dei vini, come annunciato in un comunicato del ministero del Commercio di Pechino.
La Cina rimuove i dazi: via libera all’importazione dei vini australiani
I tesi rapporti commerciali tra Pechino e l’Australia sembrano in via di ripresa: dopo aver gravato sull’industria vinicola australiana con tariffe limitanti per l’import, il mercato cinese si riapre

Un vigneto australiano
Le tariffe (una tassazione superiore al 200%) erano state applicate nel 2020 a seguito di un’indagine che aveva rivelato come le bottiglie venissero vendute a prezzi esageratamente — di proposito — bassi. Il mercato dell’export australiano, al suo culmine, era arrivato a valere 700 milioni di euro: dopo l’introduzione della misura, i produttori si sono invece ritrovati a fronteggiare un’ingente eccedenza di vino rosso con robusti cali di fatturato. Secondo l’istituto finanziario Rabobank, ad agosto 2023 l’Australia aveva accumulato l’equivalente di 859 piscine olimpioniche (quasi 3 miliardi di bottiglie) di vino invenduto, che sommato al blocco logistico causato dalla pandemia diminu� le esportazioni del 33% rispetto ai due anni precedenti.
La risoluzione arriva dopo mesi di trattative e incontri (come quello avvenuto con Xi Jinping, il primo dal 2016 ) effettuati per tentare di appianare i tesi rapporti tra i due Paesi; a ottobre 2023, inoltre, era stata rilasciata Cheng Lei, giornalista australiana incarcerata per tre anni a Pechino con l’accusa di diffusione dei segreti di Stato. Punto decisivo, l’incontro che stando al Guardian Australia � avvenuto al Parlamento tra Don Farrell, ministro del Commercio, e l’ambasciatore cinese Xiao Qian. Il termine per decidere se mantenere i dazi era stato fissato a fine marzo: in cambio di una veloce riconsiderazione dei tariffe, l’Australia si sarebbe impegnata a non presentare ulteriori rimostranze contro Pechino all’Organizzazione mondiale del commercio.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese si dichiara ora sollevato e vede nella decisione la validazione di un atteggiamento �pacato e coerente�: �� un momento critico per l’industria vinicola locale. Continueremo ad impegnarci affinch� le limitazioni rimanenti vengano eliminate: stabilizzare i rapporti tra le nostre due nazioni � di reciproco interesse. La Cina desidera vini di alta qualit�, e noi li produciamo, dando lavoro a centinaia di migliaia di persone. Ringraziamo i produttori per la loro resistenza e il loro supporto in questo momento complicato�. Ian Ford, fondatore del brand Nimbility che gestisce la vendita di alcolici in Asia, ha aggiunto: �Ci sar� un’impennata nelle richieste: sar� impegnativo per gli australiani riconquistare la loro quota di mercato�.
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28 marzo 2024 (modifica il 28 marzo 2024 | 16:09)
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