Blue (LinkedIn): «Il lavoro? Arriverà dai climate jobs e dall’intelligenza artificiale»
«L’intelligenza artificiale? Va pensata come un copilota. Ci aiuterà a migliorare il modo in cui lavoriamo e sarà un supporto per la creazione delle competenze necessarie al mercato. Penso alle competenze verdi. Con la richiesta di lavori green che supererà l’offerta nei prossimi cinque anni». Allen Blue è co-founder di LinkedIn e vice presidente del product management per la piattaforma, che nel 2023 ha superato il miliardo di utenti. Quando racconta del futuro del mercato del lavoro Blue parla di una duplice rivoluzione in atto. «Trovo straordinario che la green transition e la corsa all’Intelligenza artificiale si stiano verificando in parallelo. Sono entrambe rivoluzioni che aprono opportunità infinite per le persone che stanno entrando ora nel mercato del lavoro o che vogliono cambiare il loro percorso professionale».
Blue ricorda come tra il 2022 e il 2023, la percentuale di professionisti green sia aumentata in media del 12,3 per cento nei 48 Paesi esaminati dagli analisti di LinkedIn. In parallelo la quota di annunci di lavoro che richiedono almeno una competenza verde è cresciuta a una velocità doppia: in media del 22,4 per cento. Un’accelerazione ben visibile anche sul fronte dell’Intelligenza artificiale che corre su numeri ugualmente impressionanti. Una buona parte dell’occupazione di domani, secondo Blue, arriverà dagli Ai Jobs, da quelli che definisce Climate Jobs e dai lavori tradizionali rimodulati grazie alle competenze verdi. Un’immagine su tutte: il meccanico delle auto elettriche.
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Per governare il cambiamento sarà più che mai fondamentale «allenare le giuste competenze adattandole ai diversi contesti e scenari», spiega.
Senza dimenticare che alcuni settori saranno chiamati a evolvere più rapidamente di altri. Tra quelli che per primi avranno fame di green skill Blue cita l’economia circolare e il riuso dei materiali, ma anche «il comparto dell’energia e le rinnovabili, il mondo delle batterie e la filiera dell’auto elettrica». Il consiglio per le nuove generazioni è quindi studiare, cercare di capire in che direzione si sta muovendo il mercato e intercettare per tempo i bisogni delle aziende che, sottolinea, faticheranno più che mai nell’attrarre talenti.
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Ai lavoratori sarà invece richiesto un continuo esercizio di upskilling e reskilling. Con l’Ai tra le principali materie di studio. «L’intelligenza artificiale — spiega — sta evolvendo, Chat Gpt è uscito da poco tempo ed è già uno strumento differente da quello che abbiamo conosciuto al suo esordio. Bisognerà stare al passo con la tecnologia. Solo così potremo utilizzarla al meglio». Posta la portata della sfida, sarà possibile raggiungere risultati importanti per Blue soltanto se le aziende, i policy maker e gli investitori lavoreranno insieme per formare milioni di lavoratori. Solo allora l’Ai diventerà un vantaggio nel quotidiano. I sistemi di Ai possono alleggerire il carico di lavoro e aiutare le persone a concentrarsi sulla parte più complessa delle attività umane. «In LinkedIn lo vediamo tutti i giorni. Il lavoro del recruiter, ad esempio, sta cambiando rapidamente», aggiunge. Se prima parte del tempo degli Hr era dedicata a scrivere job description o selezionare tra migliaia di curriculum «ora che hanno a disposizione l’Ai, un vero copilota, possono spendere più tempo nell’interazione con i candidati, dedicando più ore ad allargare i bacini di ricerca per le aziende». Con un vantaggio sulla qualità e sul grado di rifinitura dei processi di selezione.
L’occasione da non perdere per il co-founder di LinkedIn è poi quella di costruire un mondo del lavoro più equo. Soprattutto per quanto riguarda la parità tra i sessi nell’ambito della transizione green. Nonostante si tratti di un mercato ancora in costruzione, persistono barriere all’ingresso e le donne, come evidenzia il World Economic Forum, restano una minoranza. «Le aziende saranno costrette a cercare sempre più talenti green, dall’ingegnere all’elettricista fino al green manager. È la nostra chance per resettare il modo in cui vengono distribuite le opportunità tra uomini e donne», conclude.
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