Dove andranno e cosa faranno gli istruttori militari inviati da Macron in Ucraina:«A Ovest e lontano dai combattimenti»

diStefano Montefiori 

Già impegnati migliaia di soldati stranieri, la Russia: «Quasi 6 mila mercenari uccisi». Da Macron sostegno alle aziende francesi che investono nella ricostruzione dell'Ucraina

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI - Dopo una lunga fase più cauta, nella quale il presidente Emmanuel Macron affermava certo un sostegno chiaro all’Ucraina ma raccomandava anche di «non umiliare la Russia», la Francia sale di livello negli aiuti a Kiev e nell’opposizione al Cremlino, e non solo a parole

La visita di Volodymir Zelensky in Normandia e a Parigi è stata l’occasione per firmare nuovi accordi bilaterali, per esempio su un fondo di sostegno di 200 milioni di euro destinato alle imprese francesi che vogliano esportare o investire nella ricostruzione delle infrastrutture ucraine, soprattutto energetiche, distrutte dai russi. E il gruppo di armamenti franco-tedesco Knds ha firmato venerdì all’Eliseo, alla presenza di Zelensky, un’intesa per la creazione di una sua filiale in Ucraina. Knds costruirà direttamente sul suolo ucraino armi e munizioni per l’esercito di Kiev. 

Macron ha annunciato che nei prossimi giorni verrà finalizzata la “coalizione” di molti Paesi, tra i quali la Francia in prima linea, per inviare in Ucraina istruttori militari con il compito di addestrare le nuove reclute dell’esercito ucraino che sta allargando la sua mobilitazione. Macron ha lasciato intendere che gli istruttori francesi e di altri Paesi saranno di stanza nell’ovest del Paese, lontano dai combattimenti. 

Ma se il governo francese si appresta a inviare ufficialmente in Ucraina istruttori militari lontano dalla linea del fronte, dall’inizio della guerra sono centinaia i volontari francesi che a titolo privato e personale sono andati in Ucraina per combattere a fianco degli ucraini contro l’invasore russo. Non sono i soli, perché in Ucraina sono presenti ormai da oltre due anni molti combattenti di decine di Paesi, talvolta per ragioni ideali, in altri casi in qualità di mercenari attratti da uno stipendio che può arrivare a 3400 euro al mese

La maggior parte dei soldati internazionali, dai francesi agli americani ai canadesi agli italiani, combattono dalla parte dell’Ucraina; altri, come molti africani o i nepalesi e anche qualche italiano, stanno con la Russia, e poi ci sono decine di siriani che si affrontano tra loro sul suolo ucraino, qualcuno con gli ucraini e qualche altro con i russi. 

Il governo ucraino non fornisce più le cifre del contingente straniero, che poche settimane dopo l’invasione russa arrivava a circa 20 mila soldati, in gran parte veterani dei propri eserciti nazionali, inquadrati nella “International Legion for the defense of Ukraine” che all’indirizzo web ildu.com.ua tuttora recluta volontari pronti a «difendere la libertà dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo intero». 

Lo scorso 14 marzo l’agenzia di stampa russa Tass ha ripreso le cifre diffuse dal ministero della Difesa sul suo canale Telegram. Sono numeri inverificabili, e ovviamente usati dal Cremlino a fini di propaganda. I soldati stranieri che combattono per l’Ucraina contro la Russia vengono tutti definiti mercenari: dall’inizio della guerra al marzo 2024, secondo la Tass sono stati uccisi in totale 5962 “mercenari stranieri”, dei quali 1497 polacchi (su 2960 combattenti), 561 georgiani (su 1042), 491 americani (su 1113), 422 canadesi (su 1005), 360 britannici (su 822), 349 rumeni (su 784), 152 croati (su 335), 147 francesi (su 356), 33 italiani (su 90), e i restanti di altre nazionalità, dagli australiani ai brasiliani, dai coreani ai nigeriani. 

Nel febbraio scorso l’editore francese Denoël ha pubblicato il libro Task Force Baguette scritto da Adam K. e Donny D., un ex paracadutista e un ex soldato della fanteria di montagna francesi, che poche settimane dopo l’invasione russa del 24 aprile 2022 sono andati in Ucraina e con altri ex soldati americani hanno fondato la “Task Force Baguette”, appunto, una unità di élite posta sotto il comando dei servizi ucraini, con la quale hanno partecipato alle battaglie di Kharkiv e di Bakhmout combattendo contro mercenari russi del gruppo Wagner e anche contro soldati regolari dell’esercito russo. 

Gli istruttori presto inviati dalla Francia e da altri Paesi (che ancora non si sono pronunciati) non saranno coinvolti nei combattimenti, ma si troveranno in Ucraina a titolo ufficiale e non personale, e su aperto mandato dei rispettivi governi.   

8 giugno 2024

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