Toti e i 55 mila euro trasferiti dal conto del comitato a quello personale: domani l'interrogatorio
Il passaggio collegato dai pm ai soldi avuti da Spinelli. Domani l'interrogatorio al governatore della Liguria
DAI NOSTRI INVIATI
GENOVA - Dal conto del Comitato Toti 55 mila euro passano al conto personale di Giovanni Toti con un’operazione che mescola i finanziamenti versati legalmente dai sostenitori con il patrimonio personale del governatore. Una opacità sospetta che i magistrati di Genova potrebbero voler chiarire già domani, quando interrogheranno per la prima volta Toti dopo l’arresto di 15 giorni fa per corruzione.
Nei documenti agli atti dell’inchiesta che ha terremotato la Liguria, l’arrivo dei 55 mila euro a Toti viene collegato direttamente alle tangenti pagate da Aldo Spinelli nell’estate-autunno 2022, quando voleva a tutti i costi l’assegnazione dell’area Carbonile della centrale dismessa dell’Enel. Dopo aver ottenuto l’anno prima il rinnovo per 30 anni della concessione delle Rinfuse a suon di mazzette, dice l’accusa, il re della logistica era di nuovo a caccia di banchine dove parcheggiare merci e container. «Siamo strangolati, non sappiamo dove mettere il lavoro!», dice a Toti il quale, capita l’antifona, gli risponde: «Ti vengo a trovare, che non sono ancora venuto, prima delle elezioni». Le Amministrative il 12 giugno, le Politiche il 25 settembre.
Secondo i pm del procuratore Nicola Piacente, i contatti Spinelli-Toti tra maggio e ottobre hanno come risultato due bonifici-tangenti da 15 mila euro ciascuno di Spinelli al Comitato Giovanni Toti. Uno del 25 maggio, dopo che Toti gli aveva detto «trova un’ora che facciamo due chiacchiere ché ti spiego tutto»; l’altro dell’8 settembre 2022. Prima Toti gli aveva annunciato: «Ti devo chiedere un po’ di robe come al solito in questi tempi». Spinelli otterrà il Carbonile il 19 dicembre.
Nello stesso periodo, dalle casse del Comitato, rimpinguate anche da altri imprenditori rispettando la legge sul finanziamento dei partiti, escono i 55 mila euro per Toti. Con la causale «Contributo per attività politica», vengono eseguiti tre bonifici (due da 10 mila euro e uno da 35 mila) dal conto 1000/161160 del Comitato Toti Liguria di Intesa Sanpaolo: il 10 giugno, il 21 settembre e il 20 ottobre 2022. Beneficiario: il conto 2466880 di Carige intestato alla «persona fisica» Giovanni Toti. Negli atti, la Guardia di Finanza precisa che il conto Carige, sul quale era delegata ad operare la segretaria del governatore, viene «abitualmente utilizzato come “conto politico”» e che gli accertamenti bancari hanno verificato «veniva solitamente utilizzato per sostenere spese correlate all’attività politica» di Toti e del suo «entourage». Gli investigatori acquisiranno i movimenti bancari per capire se i soldi «legali» del Comitato siano davvero stati usati da Toti solo per la politica.
Lo scorso 10 maggio Giovanni Toti, agli arresti domiciliari, si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Lo farà con i pm che lo hanno convocato per domani. «È un atto investigativo, il se e il quando lo decide il pm», aveva precisato Piacente mentre dal centrodestra c’era chi accusava la Procura di ritardare il faccia a faccia. «Non è cambiato nulla rispetto a prima, per quanto riguarda il mio assistito. Evidentemente c’è stato un ragionamento diverso da parte dei magistrati», dice il legale del governatore, l’avvocato Stefano Savi, annunciando che chiederà al gip di revocare i domiciliari. Dimissioni? «Prima di prendere qualsiasi decisione il mio cliente vuole confrontarsi con gli alleati». Tradotto, prima della revoca delle misure non se ne parla.
Intanto la Procura, per risolvere il giallo del verbale di Spinelli jr sui «finanziamenti illeciti» poi corretto in «leciti», ha chiesto una perizia sull’audio dell’interrogatorio.