Riccardo Illy, Polo del Gusto: «Contro la crisi investiamo 50 milioni su cioccolato, tè e biscotti»
di Alessandra Puato
Il mercato globale del cioccolato è in crisi. Sintomo del malessere è la corsa senza freni del prezzo del cacao che da inizio 2024, in meno di quattro mesi, è quasi triplicato: a Londra le quotazioni hanno sfondato la soglia delle 10 mila sterline (quasi 12 mila euro), mentre a New York hanno superato gli 11.500 dollari. In entrambi i casi si tratta di un massimo storico che segnala la carenza globale di cacao e la fame delle aziende trasformatrici di fare scorte degli ultimi carichi di cacao rimasti sul mercato.
A esacerbare la tensione, già elevatissima, sui prezzi sono arrivati i dati sulla macinazione del cacao in Europa, sede delle più grandi aziende trasformatrici e primo mercato per il cioccolato. Secondo la Europe Cocoa Association, fra gennaio e marzo la quantità di fave di cacao macinata è scesa del 2,5%: non perché vi sia minor domanda di cioccolato, ma perché non si trova abbastanza materia prima da lavorare. Quella del 2024 è del resto la terza annata consecutiva di raccolti deludenti e, dunque, anche le scorte vanno ormai esaurendosi.
di Alessandra Puato
La crisi del cacao trae infatti origine dai pessimi raccolti in Costa d’Avorio e Ghana, causati dal cambiamento climatico e dal caldo record portato da El Nino. Poiché i due Paesi sono responsabili per due terzi delle forniture mondiali, la carestia ha avuto un immediato riverbero sull’andamento dei prezzi. Alle spinte «naturali» si sono presto sommate quelle artificiali, cioè speculative. Gli hedge fund hanno preso a scommettere sul rialzo dei prezzi, facendo man bassa di contratti per la futura consegna del cacao per poi rivenderli a prezzo maggiorato agli intermediari e alle aziende cioccolatiere.
Le manovre finanziarie hanno tuttavia un impatto marginale sul costo del cacao che è dovuto da un lato ai fattori naturali e dall’altro da anni di prezzi bassi che hanno portato a una riduzione della superficie coltivata a cacao. Nel medio termine, quindi, le quotazioni record dovrebbero portare il mercato a un nuovo punto di equilibrio, convincendo un maggior numero di agricoltori in Africa a tornare a dedicare le loro terre alla coltivazione del cacao. Già i governi Ghana e Costa d’Avorio hanno alzato il prezzo di riferimento dei raccolti in vista della prossima stagione in partenza a ottobre. La decisione avrà però effetti non immediati perché la crescita delle piante richiede fra i tre e i cinque anni. Cambiamento climatico permettendo.
Iscriviti alle newsletter di L'Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18